Facebook, alla ricerca della Cina


2014 Nov
04

Facebook, alla ricerca della Cina
Facebook寻路中国 di Stampa cinese ( 报章杂志 )


A fine ottobre, Mark Zuckerberg di Facebook ha fatto un'ottima operazione di marketing di se stesso e del suo social network, resistendo a una sessione di domande e risposte alla prestigiosa università Qinghua di Pechino e parlando solo in cinese. Tuttavia, difficilmente la sua creatura avrà il via libera in Cina. Eppure, è da tempo che Facebook mira al mercato più grande del mondo.

I recenti movimenti di Facebook sembrano costruire una linea che congiunge l'azienda al mercato più grande del mondo: la Cina.
Il 22 dicembre 2010, Mark Zuckerberg era al diciannovesimo piano del Palazzo internazionale degli ideali, nel quartiere Haidian a Pechino. Lì c'è il quartier generale di Sina. I fan cinesi si erano raccolti attorno a questo giovane con i capelli ricci dall'aria disincantata. Qualcuno chiese: “Parli cinese?” E lui, coprendo l'imbarazzo con un sorriso da bambino: “Un po'!”. Era la sua prima volta in Cina. Prima del viaggio l'ad del più grande social network del mondo, si era messo a studiare cinese. Un’ora due volte a settimana: ogni mercoledì e venerdì. Voleva avvicinarsi meglio alla Cina e alle sue particolarità. Un mese prima del viaggio aveva scritto sulla sua pagina di Facebook: “Quali città cinesi in cui si parla mandarino meritano una visita ?”.

A Pechino è andato al Tempio dei Lama e a Houhai [il quartiere dei laghi]. Poi, nei giorni successivi, ha visitato le quattro aziende leader del settore tecnologico cinese, Baidu, China Mobile, Sina, e Alibaba, e ha incontrato i rispettivi dirigenti Robin Li [cofondatore Baidu], Wang Jianzhou [ex presidente China Mobile], Charles Chao [ad Sina] e Jack Ma [fondatore Alibaba] e Kai-Fu Lee [imprenditore it passato per gli alti piani di Apple, Microsoft e Google China].
In quattro giorni è stato continuamente impegnato negli appuntamenti con i maggiori rappresentanti dei social network cinesi. Per Zuckerberg non deve essere stato un viaggio facile!

Qualche tempo fa, inoltre, una delegazione ufficiale di dieci product manager di Facebook è arrivata in Cina. Un membro della delegazione ha dichiarato che la visita del gruppo in Cina era finalizzata all'incontro con diversi imprenditori cinesi del settore. Dopo aver incontrato la stampa a Pechino, la delegazione di Facebook è andata a Canton, dove ha avuto un colloquio con il gruppo WeChat (in cinese: Weixin).
Secondo quanto già riportato da Bloomberg, Facebook avrebbe già affittato uno spazio di circa 800 metri quadrati al CBD Fortune Financial Center di Pechino. I piani sarebbero quelli di aprire un ufficio nella capitale cinese. Ma ufficialmente Facebook nega di avere quest'intenzione. L'azienda ha dichiarato ai giornalisti che studierà da vicino il mercato cinese, ma che non ha piani concreti nel breve periodo.
Se dalla registrazione del dominio cinese nel 2007, alle recenti voci sull'abbandono dello spazio affittato a Pechino tracciamo una linea temporale, scopriamo che anno dopo anno Facebook ha concretizzato azioni mirate al mercato cinese. Quest’ultimo deve essere la priorità indiscussa del colosso statunitense.

I due terzi della popolazione mondiale rimasti

“Se non fai breccia nel mercato cinese, non puoi pensare di essere al passo con il mondo”. Zuckerberg sembra molto appassionato.
Nel 2008 - dopo la delusione per il fallimento di Myspace, madre di tutti i social network -, Facebook è diventato il numero uno sul mercato mondiale. Un miliardo e 280 milioni di utenti attivi mensili al 31 marzo 2014. Ma la crescita del numero di utenti è stagnante.
Zuckerberg ha due opzioni: raggiungere nuovi internauti e sviluppare il mercato cinese.

Per arrivare a chi ancora non ha una connessione, Facebook ha creato internet.org, che incentiva l'uso della rete offrendo agli utenti un accesso gratuito.
Nelle Filippine, la cooperazione pilota tra Facebook e l'azienda locale di telecomunicazioni ha permesso agli utenti di navigare gratuitamente sul social network e di utilizzare i servizi da questo offerti. Anche in Africa Facebook ha lanciato il progetto UAV – Unmanned Aerial Vehicle – con l'intento di migliorare la connessione negli angoli più remoti del continente, perché “l'utente in Africa deve poter navigare come l'utente nella Silicon Valley”.

Durante il decimo anniversario di Facebook, Zuckerberg orgoglioso e pieno di fiducia ha dichiarato: «Facebook permette ad un terzo della popolazione mondiale di comunicare. Nel prossimo decennio il nostro compito sarà quello di raggiungere anche i restanti due terzi».
È evidente che Facebook sta facendo di tutto per trovare una via che lo porti al mercato cinese.

Nel 2007 ha registrato il dominio facebook.cn e, secondo la stampa, l'azienda sarebbe entrata in Cina in quell'anno. A marzo 2008 ha ricevuto l'investimento di più di cento milioni di dollari da parte di Li Ka-Shing [miliardario di Hong Kong] e a giugno ha lanciato la versione in cinese semplificato. Nel 2010 ha inaugurato uno specifico dipartimento per i progetti in Asia e portava avanti i colloqui privati con gli ingegneri di Google China e di altre aziende del settore. All'inizio del 2011 Facebook ha annunciato l'apertura di un nuovo ufficio vendite ad Hong Kong incaricato di curare la vendita pubblicitaria nell'area della Cina, di Hong Kong e di Taiwan. È stato il secondo ufficio vendite aperto da Facebook in Asia.

A febbraio 2012 la stampa ha annunciato a gran voce che Facebook aveva registrato in Cina ben sessantotto marchi. Oltre ai nomi più comuni della parola “FACEBOOK” in cinese - ad esempio i i calchi fonetici come feisiboke - ci sono anche “THEFACEBOOK” e “F”. I marchi sono stati registrati nei settori delle telecomunicazioni, della pubblicità e perfino in quello dell'istruzione.

Durante la Conferenza Mondiale delle Reti Mobili (Global Mobile Internet Conference) a maggio del 2014 a Pechino, il vicepresidente di Facebook Vaughan Smith, ha rivelato che l'azienda conta di qualche migliaio di sviluppatori di applicazioni in Cina.

Dal 2007 ad oggi, l'azienda americana, ha costantemente lavorato per entrare nel mercato cinese: la ricerca di talenti e la registrazione dei marchi e del dominio. Tutto sembra pronto ma il vento non è ancora favorevole. Ad oggi Facebook non ha ancora trovato un partner cinese, né il modo di ottenere la licenza.

[tradotto per Internazionale]

Tradotto da Tania Di Muzio, 04 Novembre 2014