Ricercatore presso il Centro di studi asiatici dell’Università di Ginevra, professore di relazioni internazionali presso la Webster University di Ginevra e professore onorario in due delle principali università cinesi, la Qinghua 清华 di Pechino e la Fudan 复旦di Shanghai, Zhang Weiwei 张维为 è tra gli accademici cinesi che vanta maggiore conoscenza del mondo fuori dalla Cina, con oltre cento paesi visitati nel corso della sua vita.
La sua carriera inizia negli anni Ottanta: dopo avere ottenuto il titolo di dottore di ricerca in relazioni internazionali in Svizzera, segue Deng Xiaoping e altri leader cinesi come interprete. Avviato alla vita accademica, diviene autore di numerosi libri, redatti sia in inglese sia in cinese, che trattano ampiamente diversi aspetti della contemporaneità cinese, come le riforme di apertura, le politiche estere, la questione taiwanese e il dibattuto “modello Cina”.
All’attività di professore unisce anche quella di editorialista, scrivendo per i principali quotidiani e portali di informazione in Cina. Molti dei suoi contributi sono stati ripresi dalla “rete di aprile” 四月网, il sito di contro informazione sorto nel 2008 sull’onda del movimento di contestazione contro i principali media e contro i governi occidentali, in occasione della rivolta tibetana e delle polemiche sulle Olimpiadi cinesi.
Malgrado Zhang Weiwei sia ritenuto tra le più autorevoli voci del nazionalismo cinese, sarebbe riduttivo associare le sue posizioni a un semplice patriottismo di stato; Zhang Weiwei si è infatti impegnato in un’opera di demistificazione dell’Occidente come paladino dei diritti umani e delle libertà democratiche, cercando di minare il semplicismo dell’immagine che contrappone un Occidente liberale e civilizzato a una Cina autoritaria e arretrata.