Tsering Woeser
唯色
Nata nel 1966, Tsering Woeser è una poetessa e scrittrice, per tre quarti tibetana e un quarto di etnia Han. Figlia di un membro dell’Epl e di una tibetana di estrazione aristocratica. Con la famiglia ha lasciato Lhasa da bambina per allontanarsi dalla Rivoluzione culturale ed è cresciuta nella regione del Kham, nella parte occidentale del Sichuan, ricevendo un’istruzione in lingua cinese, favorita anche dalla famiglia che voleva proteggerla dal clima dell’epoca. Ha vissuto sette anni a Chengdu, dove si è laureata in letteratura cinese.
All’inizio degli anni Novanta, dopo essere stata accettata dall’Associazione di scrittori tibetani, Woeser riuscì a rientrare a Lhasa con la famiglia. Conseguentemente al suo arrivo in Tibet maturò una visione maggiormente critica verso la propaganda di partito. La graduale presa di coscienza andò di pari passo con l’approfondimento della sua identità tibetana, attraverso lo studio della lingua e l’interesse per il Buddhismo. L’anno del 2003 fu quello di rottura, con la pubblicazione dei suoi Appunti sul Tibet (西藏笔记 Xizang biji), un testo che pur passando la censura portò l’autrice a scontrarsi con gli apparati di governo, fino a costringerla ad abbandonare il lavoro e Lhasa per rifugiarsi a Pechino.
Nel 2006 il suo blog fu chiuso per la prima volta, mentre nel 2008 –anno della rivolta del Tibet- la sua libertà di movimento e quella del marito Wang Lixiong andarono incontro a notevoli restrizioni. Molti dei suoi post sono scritti per il portale di informazione Radio Free Asia.
Il blog di Woeser è un tentativo di dare voce reale ai tibetani, funzionando da piattaforma per articoli, libri e altri blogger di etnia tibetana. Lo spirito dell’autrice è a difesa della libertà di espressione e dell’uguaglianza etnica, professata ufficialmente dal governo cinese ma violata nella vita pratica della gente. Nel 2008 i suoi ideali sono risultati nell’apertura di un giornale online, Il popolo del Tibet 民间西藏, che raccoglie in un solo organo di informazione le voci in lingua cinese di tibetani e blogger di altre minoranze etniche.
Le critiche dell’autrice sono spesso molto forti e documentate. L’audacia dei suoi post le è valsa una grande popolarità tra la comunità tibetana sia dentro sia fuori della Cina, che l’ha resa uno dei simboli di riferimento dell’identità tibetana. A partire dal 2009 documenta sul suo blog tutti i casi di immolazione di tibetani dentro e fuori il Tibet. La denuncia le vale, nel 2013, un controverso riconoscimento al coraggio, rilasciato con criteri arbitrari dal Dipartimento di stato americano a otto donne impegnate in diverse zone del mondo.
Ad oggi quello di Tsering Woeser e del marito Wang Lixiong resta un contributo unico, in grado di catalizzare l’attenzione mediatica occidentale e contemporaneamente proporsi come due delle voci più rappresentative e riconosciute all’interno delle comunità tibetane, dentro e fuori dalla Cina. I loro scritti riescono a dare voce dal cuore della Cina e in lingua cinese a una serie di denunce di violazioni e violenze che colpiscono la popolazione tibetana residente in Cina, compiendo per quanto possibile anche una funzione di mediazione tra il nazionalismo tibetano esule e la concezione cinese della questione tibetana.