Tutti pazzi per lo shopping online



L'11 novembre in Cina è la festa dei single, la giornata ideale per ricominciare da zero. Lo scorso novembre si è registrato un record degli acquisti online e alcune aziende, pur senza previsioni nè piani, hanno quadruplicato le vendite. È in atto una rivoluzione degli acquisti? L'articolo di Life week 生活周刊


Per molte persone l'11 novembre [in Cina è la giornata dei single, ndt] significa ricominciare da zero. Hu Xiaowei è tra costoro. Appena passata la mezzanotte, si affretta a entrare nel negozio online Tianmao. In poche ore spende più di seimila Rmb in oggetti di uso quotidiano: vestiti, scarpe e mobili. L'articolo più costoso è un materasso da 2.500 Rmb, che aveva già visto alla città del mobile. "Oggi fanno il cinquanta per cento di sconto". Hu Xiaowei acquista anche una cassa di dentifrici, basterà per un anno.

"Tenere a mente l'11.11 è come ricordare la data di un compleanno", afferma Hu Xiaowei. Basta poco per infervorarsi su un'iniziativa di shopping online che promette il “cinquanta per cento di sconto".
A mezzanotte e un minuto gli utenti ad aver effettuato operazioni online oltre a Hu Xiaowei, erano già dieci milioni, tanti quanti gli abitanti della Grecia. Sono numeri in costante aumento. È una vera e propria esplosione che modifica la percezione del mercato cinese dei consumi.
In soli dieci minuti, i consumatori che si sono riversati su Tianmao hanno speso 250 milioni. In mezz'ora il fatturato di Alipay [piattaforma per il pagamento online simile a Paypal, ndt] ha superato i 930 milioni di Rmb, ovvero l'equivalente della media giornaliera di vendite a Hong Kong ad agosto di quest'anno. Dopo ventitré minuti, tre negozi hanno raggiunto il volume di affari di dieci milioni di Rmb. Dopo trentasette minuti le vendite di Alipay sono state superiori al miliardo di Rmb, più che le vendite dell'intera stessa giornata del 2010.  Dopo trentatré minuti, erano due miliardi di Rmb. Alle 2:19, le vendite avevano superato i tre miliardi e 360milioni, l'equivalente della somma totalizzata da Tianmao l'11.11 dell'anno scorso.  Sono numeri che si gonfiano come onde; in meno di due ore e mezza, si è scritto un nuovo record.

Alle 8:16 di mattina, le vendite di Alipay arrivano a cinque miliardi. Alle dieci, toccavano i  sei miliardi e 400 milioni di Rmb e superavano il fatturato totale realizzato da più di cinquemila punti vendita online di 395 grandi e medie aziende e attività commerciali di Shanghai negli otto giorni della "golden week" [settimana di vacanza nazionale nei giorni della festa delle Repubblica del primo ottobre, ndt] di quest'anno.
Alle dieci e quaranta, gli acquisti in rete hanno toccato un secondo picco. Durante la serata di "shopping",  53 negozi [online] hanno registrato i dieci milioni di vendite; tra questi, uno superava i 40 milioni, nove superavano i 30 milioni e ben 634 superavano comunque il milione di Rmb.
Alle 11:24 il totale del volume di affari era salito a otto miliardi di Rmb, superando le vendite dell'intera giornata del "cyber monday", il lunedì successivo al giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti che quest'anno ha fatturato un miliardo e 251 milioni di dollari, circa 7 miliardi e 800milioni di Rmb.
Verso quell'ora si registravano 90mila ordini al minuto, per un valore di 17 milioni e 330mila Rmb. A mezzogiorno le vendite di 109 negozi [online] superavano i dieci milioni di Rmb e altri cinque negozi avevano superato i cinquanta milioni.
Alle 13:38, le vendite su Taobao hanno toccato i dieci miliardi di Rmb. Alle 15:00, un'azienda ha raggiunto il picco delle vendite superando gli 80 milioni di Rmb di incassi. Alle 18:47, la Jack & Jones era divenuta il primo negozio [online] da cento milioni di Rmb.
Alle 21:20, il giro di pagamenti su Alipay aveva raggiunto i 17 miliardi di Rmb e il volume delle vendite dell'intera giornata poteva disegnare il suo ultimo picco. Alle 22:00, ogni minuto si concludevano affari per 17 milioni di Rmb.
La partita si è chiusa a mezzanotte. L'intera giornata è valsa 19 miliardi e cento milioni di Rmb per Alipay; di questi 13 miliardi e 200 milioni sono stati spesi su[lla piattaforma di shopping online] Tianmao e 5miliardi e 900 milioni su[lla concorrente] Taobao.
Se volessimo impilare le banconote da cento [taglio massimo nella Rpc, ndt] necessarie a raggiungere i 19 miliardi e 100 milioni, arriveremmo a un'altezza di 19mila metri, ovvero ventitré volte gli 828 metri del grattacielo più alto del mondo a Dubai.
In ventiquattro ore, il sito ha totalizzato 213 milioni di utenti unici. Significa che un quarto della popolazione cinese ha effettuato 680 milioni di ordini. Tre aziende hanno superato il volume di vendite di cento milioni di Rmb e 217 [aziende] hanno toccato i dieci milioni di Rmb. Prendendo ad esempio la sola Tianmao, in un solo giorno si sono confezionati settemila pacchetti, il triplo rispetto all'anno scorso.
Nella giornata dell'11 oltre diecimila aziende hanno partecipato allo shopping online. È difficile calcolare il numero totale dei prodotti [venduti]. Su un foglio excel sarebbe un numero [capace di riempire] 800mila miliardi di pagine.
Secondo le statistiche nazionali, nell'ottobre di quest'anno il valore totale delle vendite di prodotti di consumo in Cina è pari a 1.893 miliardi e 400 milioni di Rmb. Assecondando questo calcolo, il totale delle vendite giornaliere del mese di ottobre è pari a 61 miliardi e cento milioni. Ciò significa che il fatturato del mese di novembre di Tianmao e Taobao corrisponde al 31,2 per cento del totale nazionale ed equivale a otto volte il fatturato di Shanghai durante la "golden week " di quest'anno.
Oltre al mercato dei beni di consumo, il gruppo Alibaba ha sfruttato il suo enorme numero di utenti per seguire la tendenza delle vendite online ed ha proposto oltre 420mila servizi. Tra questi, più di 3.300 hotel, più di quattromila corsi di formazione, centomila ristoranti di alta cucina, più di 3.700  appartamenti e seicento automobili.
L'entusiasmo per lo shopping online si è gonfiato, trasmesso e diffuso attraverso Weibo [il twitter cinese, ndt], sms e altre piattaforme, incanalando le masse nel fiume dello shopping online. "Il giorno prima un mio amico aveva ricevuto alcuni messaggi promozionali, ma non gli aveva prestato molta attenzione. Dopo averne ricevuti altri la mattina successiva però, ha cominciato a incuriosirsi. Fino alle quattro di pomeriggio, altri messaggi lo hanno informato che entro poche ore la promozione avrebbe avuto termine. Ha iniziato a fremere. Non è una persona particolarmente interessata allo shopping, ma si fa influenzare da simili iniziative popolari", racconta Wang Yulei, vice direttore di Tianmao. Wang Yulei è anche colui che ha condotto la promozione di quest'iniziativa di shopping online.
E le vendite sono esplose. Anche limitandosi a considerare l'aumento vorticoso dell'ecommerce, c'è dell'incredibile. Quest'anno Tianmao ha quadruplicato le vendite rispetto all'anno scorso, quando equivalevano a tre miliardi e 360 milioni di Rmb.
In più occasioni Wang Yulei ha dichiarato di non aver fatto alcuna previsione né piano specifico per l'evento "11.11" di quest'anno. Non se la sentiva neanche di fare pronostici sulle vendite. Se da un lato non voleva legarsi le mani, dall'altro trovava difficile esprimere con lucidità l'improvviso entusiasmo dei consumatori. Ma in fin dei conti anche le scorse edizioni hanno registrato picchi [di vendite] e sono andate oltre le previsioni. In altre parole, tutto è possibile.
Eppure ragionando con il dipartimento tecnico, Wang Yulei aveva stimato un totale di dieci miliardi di Rmb. Per questo si era sincerato della stabilità della banda larga dell'azienda. Ancora una volta, il risultato è andato oltre. "Adesso c'è già chi inizia a chiedermi se l'anno prossimo riusciremo a fatturare trenta miliardi di Rmb. Non so cosa rispondere, ma forse potremmo arrivarci."
E ha proseguito: "per un gran numero di utenti web si tratta ancora delle prime prove di acquisti online. C'è ancora una certa confusione. Secondo alcuni, 19 miliardi e 100 milioni di Rmb sono un segnale degli acquisti in eccesso. D'altro canto, ritengo che il valore degli acquisti online sia stato appena scoperto”.

[pubblicato sul numero 979 di Internazionale, dicembre 2012]

Tradotto da Lucia De Carlo, 25 Aprile 2013