Han Dong
韩东
“La poesia nasce molto prima dei poeti, quando questi ancora non avevano fretta di deliziare il popolo” (da Han Dong, Duemila parole sulla poesia, 关于诗歌的两千字, Guanyu shige de liangqianzi, 1997).
Han Dong nasce a Nanchino nel 1961. Durante la Rivoluzione culturale la sua famiglia è costretta a spostarsi nelle campagne. All’inizio degli anni Ottanta, con il conseguimento della laurea in filosofia, intensifica la sua attività letteraria, dedicandosi anche all’insegnamento universitario. Si impone inizialmente più per la sua attività di saggista, con scritti di analisi sulla poesia e sulla funzione del poeta, del quale innalza le qualità innate, naturali, quasi “divine”. Riferimento costante dei suoi scritti è la rivista Tamen 他们 (Loro), pubblicata a Nanchino tra la metà degli anni Ottanta e Novanta.
L’analisi di Han Dong si focalizza sulla letteratura contemporanea, di cui mette in rilievo la centralità pur mantenendo uno sguardo critico. Nella sua rappresentazione ritorna il tema del rapporto tra la letteratura (e la critica letteraria) occidentale e quella cinese post-maoista, con quest’ultima che risulta allo stesso tempo influenzata e svuotata di sostanza dalla prima. Altro tema costante è la critica contro il sopravvento del mercato sul valore letterario, introdotta sin dagli anni Ottanta con la partecipazione al movimento “Rottura” (断裂 duanlie). Lo spunto è costituito dai gusti del pubblico, orientato verso testi di pura utilità pratica, guide o “Brodo di pollo caldo per l'anima”, mentre dal canto loro gli scrittori che mirano al successo fanno leva sulle relazioni e sulla protezione da parte del Partito. Da questa critica sarebbe conseguita la presa di distanza dagli intellettuali–colti, vicini al Partito e staccati dalla gente- a vantaggio dell’ideale della scrittura tra la gente comune.
Nell’ultimo decennio Han Dong ha intrapreso l’attività di romanziere, ricercando uno stile che prende le distanze sia dall’esasperazione del realismo sociale sia dall’eccessivo artificio linguistico e letterario, in quanto entrambi corrono il rischio di marginalizzare la storia da raccontare, che egli pone invece al centro della funzione narrativa.
Note:
(1) Per una collezione di poesie scritte da Han Dong: The Poetry of Han Dong 韩东
(2) Per un'analisi comparativa del lavoro di Han Dong è consultabile il testo in due parti “Desecrations? The Poetics of Han Dong and Yu Jian”, di Maghiel van Crevel.
(3) Han Dong, su Paper Republic, con un elenco delle sue principali pubblicazioni.