Quale verità vogliamo?



Pubblicato nel 2011, questo post di Han Han, ci ricorda come il tema della verità e del bisogno di trasparenza è preponderante per i cittadini cinesi. La giustizia è sempre più associata all'esigenza di chiarezza da parte del governo, sia che si tratti di una morte sospetta che di un incidente ferroviario. La società civile matura si fa sentire.


E’ già passata più di una settimana da quando il capovillaggio Qian è morto. Ieri era il settimo giorno dalla sua morte, e tutto questo tempo non si è fatto che parlarne. Quando ho letto la notizia, all’inizio ero anch’io triste ed indignato per le dichiarazioni della polizia di Yueqing: “Il decesso è avvenuto in circostanze ambigue, senza alcuna spiegazione logica”. Ma non sono riuscito a scriverne, continuavo a rimandare, perché non sapevo com’erano andate le cose.
La settimana scorsa parlavo su Internet con alcuni amici. Uno ha detto: “Che tragedia. A Wenzhou un uomo è stato buttato a terra da quattro addetti alla sorveglianza ed è morto investito da un autocarro.” Parlava come se stesse dicendo un fatto accertato. In quel momento non conoscevo l’origine e lo sviluppo dei fatti, e ho chiesto distrattamente: “Perché sarebbero state necessarie quattro persone per metterlo a terra? Se sono coinvolte così tante persone, la notizia si diffonde troppo facilmente”.

Mi sono informato meglio, cercando in giro, e ho saputo com’erano andate grossomodo le cose. Sebbene nutra ancora qualche dubbio, propendo anch’io per l’ipotesi che il capo villaggio Qian sia stato assassinato, e che ci sia del marcio in questa storia. Ma non trovavo comunque il modo di scriverne, perché sapevo che questa era solo la verità di cui avevo bisogno, quella che probabilmente poteva non essere la verità.

Il villaggio da cui vengo, nelle campagne di Shanghai, è una zona in cui spesso ci sono espropri a basso prezzo su larga scala, e per ogni metro quadrato dell’abitazione la compensazione è di poche centinaia di yuan. Le terre dei contadini vengono requisite con la forza e pagate pochissimo, e poi in base alle cosiddette pianificazioni vengono destinate a usi di ogni tipo; a volte diventano distretti di industrie chimiche, venduti a prezzi altissimi. A causa del grave inquinamento, le acque dei fiumi hanno cambiato colore: a seconda del colore, mio nonno è in grado di dire che giorno è.

C’è un olezzo nell’aria, e il Dipartimento per la Protezione Ambientale è stato capace di dire, di fronte ai pesci morti che riempiono il fiume, che la qualità dell’acqua è nella norma, e riguardo al motivo per cui i pesci muoiono la conclusione è stata simile a quella data dalla polizia di Yueqing: non c’è alcuna spiegazione logica. In seguito, il mio villaggio è stato destinato a diventare il più grande porto commerciale dell’Asia, il più grande parco di sculture dell’Asia, il più grande polo di apparecchiature elettriche dell’Asia, e invece centinaia di acri sono diventati progetti industriali abbandonati, e l’unico successo che abbiamo ottenuto è stato diventare il distretto industriale più tossico dell’Asia.

A causa del mio odio nei confronti delle requisizioni di terra da parte del governo, il capovillaggio Qian ha il mio più profondo rispetto. La storia deve essere andata così: l’onesto capovillaggio Qian, che aveva presentato una petizione al governo a nome dei cittadini ed era più volte finito in prigione, da tempo si scontrava con i poteri perversi del luogo. Alla fine è stato assassinato dal governo o da burocrati e imprenditori, che l’hanno fatto passare per un incidente stradale. Dopo averlo saputo, i contadini si sono legittimamente indignati e hanno chiesto giustizia, ma sono stati brutalmente fermati dalle forze speciali della polizia, che avevano da subito sistemato la scena del crimine. La polizia ha arrestato molte persone innocenti e i familiari del capovillaggio Qian, ha occultato il cadavere e zittito i testimoni con le minacce, ha censurato i media, trasformando così questa storia in un’enorme ingiustizia.

Ma il problema è: è questa la verità? Lo so, questo è quello che io e te vogliamo sentirci dire, è quello che speriamo di ottenere, è la verità che corrisponde alla nostra indignazione nei confronti delle ingiustizie che accadono così spesso in questa terra. Ma questa non è la verità. Qual è la verità? Io non lo so, perché so che il governo spesso mente, e poi non importa se una cosa sia vera o falsa, il governo è abituato a gestire le cose come se avesse sempre la coscienza sporca, per questo non posso credere completamente alla versione ufficiale. Ma non posso credere nemmeno alle congetture di un gran numero di internauti, perché non credo che guardando una foto si possano emettere delle sentenze, e non credo neppure che guardare due episodi di Lie to me [una serie televisiva americana] permetta di giudicare se gli altri dicono la verità o meno. Molti dei cosiddetti “punti oscuri” venuti fuori successivamente appaiono sempre più come delle forzature; ad esempio, dire che un autocarro non può percorrere una strada di 9 chilometri con tanti incroci in 24 minuti è frutto di una mente sconvolta dall’emozione.

In seguito, alcuni gruppi di indagine indipendenti, formati da avvocati, hanno fatto delle ricerche a Yueqing: tutti naturalmente si aspettavano non solo che smentissero la versione della polizia, trovando le prove dell’omicidio, ma che svelassero trame ancora più oscure. E invece, a sorpresa, i risultati delle loro indagini sono stati fondamentalmente uguali a quelli della polizia. Se questa è la verità, allora non è la verità di cui molti hanno bisogno, e quindi i gruppi di indagine civili sono stati ovviamente messi in discussione, sono diventati dei gruppi corrotti o assoldati dal governo per placare i sentimenti degli internauti.

Sebbene le indagini siano state condotte con una certa fretta e le prove consultate siano incomplete, personalmente ho fiducia nella moralità di questi avvocati e di questi esponenti dei media. Non credo che il governo abbia potuto corrompere o assoldare queste persone, con cui normalmente non è facile avere a che fare, fingendo di mandare un gruppo di indagine contro se stesso per ingannare i cittadini. Le autorità non hanno un tale quoziente intellettivo e non sono capaci di idee simili; se il governo fosse così bravo ad ingannare la gente, allora molti incidenti potrebbero essere gestiti in questo modo, e il governo e il popolo non sarebbero così in opposizione.

Il governo dovrebbe riflettere sul perché mentre ci sono persone ingenue che ancora credono che le petizioni possano servire a qualcosa, molti altri invece non credono alle sue parole; perché la gente pensa che il governo possa fare una cosa come uccidere qualcuno che voleva portare una petizione; perché delle persone con una certa credibilità i cui risultati delle indagini sono uguali ai quelli del governo improvvisamente diventano delle cattive persone; perché questo modo di gestire i problemi sembra sempre un tentativo malriuscito di nascondere la verità.

Non importa se sia stato un omicidio oppure no, il capovillaggio Qian può comunque andarsene tranquillo, perché quest’incidente ha fatto conoscere a tutti le ingiustizie subite dai contadini, e ha fatto sapere quanto sia fragile la credibilità dei suoi nemici.
A volte, la verità non risponde ai bisogni delle persone, la verità è più grande delle emozioni e delle opinioni. Credo che non bisogni supporre dei fatti e usarli per criticare i nostri avversari; dopotutto, questa è la loro specialità.

Tradotto da Fortuna Balzano, 29 Settembre 2012
 



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