Nel 2008 Han Han pubblica con la Volumes Publishing Company 万卷出版公司 una miscellanea di articoli e post tratti dal suo blog e incentrati su eventi quotidiani, cinema, arte, letteratura e gare automobilistiche. In questi scritti si ritrova il linguaggio brillante del blogger-pilota. Nell'articolo tradotto, Han Han commenta il sistema educativo cinese e i temi scritti previsti dal gaokao 高考, l’esame di ammissione all’università, che quest’anno (dal 7 luglio 2011) vedrà impegnati otto milioni e mezzo (due milioni in meno del 2008) di maturandi cinesi.
A scuola non andavo male nelle composizioni scritte e spesso partecipavo anche alle competizioni. Ogni volta per prepararmi mi lavavo per bene la faccia e davo un’occhiata ai modi di dire più in voga del momento. Per un periodo c’erano stati i ‘sette irregolari’, cioè quando si scriveva un tema bisognava attenersi a ‘sette divieti’.
Se scrivendo una storia c'era qualcuno che sputava a terra, mi affrettavo a raccogliere quella saliva e, già che mi trovavo, cantavo le lodi della madrepatria. Voti alti assicurati! Sfortunatamente arrivavo sempre al secondo posto, perché c’era sempre qualcuno più bravo di me a tessere lodi. Non riesco più a trattenermi dal dire a quello che arrivava sempre primo che all’epoca già scrivevo temi piuttosto impudenti; come faceva a essere ancor più sfacciato di me?! Negli ultimi anni ci sono stati dei rinunciatari che all’esame di ammissione hanno scritto temi da zero punti.
Ho letti questi temi e tutti hanno in comune una cosa: riescono ad esprimere le proprie idee in modo autentico. Il nostro sistema educativo non permette di esprimere le idee. Anzi, fa di tutto perché non si abbiano idee. È un sistema che si serve di materiale didattico di svariati anni prima e pretende di dirti ciò che è giusto e sbagliato. Ovviamente se non sei d’accordo, la tua vita non corre alcun pericolo. Vieni solo espulso, o ti prendi uno zero. In realtà, a meno che non consegni in bianco, gli esaminatori non potrebbero darti zero punti. È solo che la penso diversamente da te. Perché mai quello che pensi tu vale cento e quello che penso io vale zero? Dammi almeno un premio di consolazione! Per i temi, infatti, non esiste un criterio di valutazione che possa garantire imparzialità.
Gli scritti sono parziali per natura. Fortunatamente, a parte attaccarsi ai voti, gli studenti non prestano attenzione al tema in sé. Molte cose, ritenute cultura spazzatura, sono riuscite a salvare la creatività e l’immaginazione degli studenti moderni. Si può dire che molti hanno iniziato a praticare la menzogna proprio con i temi scolastici e che, quei pochi che dicono la verità, hanno cominciato con lettere d’amore. Da quando siamo piccoli i modelli di composizione dei temi e il materiale scolastico non fa che insegnare agli studenti che la scrittura serve per lodare e esaltare; svelare i fatti e stimolare il lettore equivale a gettare ombre negative e degradanti.
Per illustrare questo concetto, c’è chi non esita a usare l’esempio di Lu Xun. Ma il ruolo svolto da Lu Xun nei testi scolastici è anch’esso di lode e esaltazione, anzi è colui che guida un coro. Che poi a ben vedere lodi e esaltazioni sono positive, a chi non piacciono?! Il punto è che, anche per contenuti del genere, ci sono delle regole. Ad esempio non posso lodare il culo di una ragazza o esaltare le abilità delle ‘signorine’. Queste sono le restrizioni che modellano i nostri temi scolastici. Quando finisci di scrivere ti accorgi che è tutto finto.
Ovviamente molti dall’intelletto non proprio sveglio pensano che non è importante che un tema sia scritto bene o male. Allena le capacità espressive e comunicative degli studenti, come la matematica che, anche se più si avanti negli studi e meno serve, è utile a esercitare il pensiero logico. Quelli che la pensano così sono quei ritardati venuti fuori dal sistema educativo cinese. Voi sminuite il vostro quoziente intellettivo. Le capacità di scrittura e di pensiero logico sono innate: una volta imparato a leggere e scrivere basta aggiungere le letture accumulate e la scrittura viene fuori con naturalezza. Se sai parlare vuol dire che sai scrivere. Ovviamente siamo tutti diversi, c’è chi scrive bene e chi male, non c’è niente da fare. L’aumento delle capacità di pensiero logico non deriva dai progressi in matematica.
Affermare questo significa imbrogliare se stessi e gli altri. Basta guardare tutti gli scaltri lestofanti con la loro straordinaria logica e il pensiero raffinato. Non hanno frequentato le scuole, al contrario di quelli che si fanno imbrogliare facilmente. Questi ultimi sì che riescono a dirti subito a quanto equivale la superficie della sezione in ombra.
Il nostro sistema educativo si basa su un “dato”: l’umanità non ha talenti naturali, viene tutto dall’istruzione. Così, quando esci dalla scuola, ti viene spontaneo accettare il fatto che l’umanità non abbia diritti e che tutti i diritti ti vengano dallo Stato. In molte nazioni l’istruzione non prevede temi scolastici specifici, ma non mi sembra di aver mai sentito che la gente di quei paesi non sa mettere insieme il lessico studiato per scrivere.
Noi, al contrario, scriviamo temi per anni e anni, ma siamo sempre più incapaci di scrivere articoli. La lettura è molto più utile di tanti temi scolastici che indeboliscono le capacità di scrittura e intervengono anche sul tuo subconscio. Ti ripetono che parole contro la tua coscienza sono normali anzi, sono il segreto per sopravvivere. Questo è ciò che c'è di positivo nei temi scolastici. Ti svelano subito qual è la realtà: dire la verità non porta a un lieto fine. E sono ancora i temi scolastici ad aver distrutto l’interesse di molti studenti per la letteratura. Sicuramente ora ci sarà qualcuno che dirà che sono bravo solo a criticare senza mai essere costruttivo: se tutti smettono di fare temi a scuola, cosa si scrive? Questo è proprio il tipico ragionamento logico avvelenato dall’istruzione!
È molto semplice: non scriviamo! Scrivere è un interesse come il giardinaggio e la pesca, non si può imporre. È naturale che ci siano alcune cose che piacciono e altre che non piacciono. Lasciamo che chi ama scrivere scriva seriamente articoli, che chi non ama scrivere articoli possa scrivere lettere d’amore. Se viene respinto dopo aver scritto lettere d’amore, che si metta a scrivere un diario! E a chi si diletta a scrivere cose campate in aria, lasciamogli fare il leader. Solo così saremo tutti felici e contenti!
Tradotto da
Lucia De Carlo, 03 Maggio 2011
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