Il dilemma del superuomo tecnologico


2013 Mar
08

Il dilemma del superuomo tecnologico
当代中国科幻的现实焦虑 di Han Song ( 韩松 )


Come risponde la fantascienza ai cambiamenti sociali e culturali? Han Song passa in rassegna alcune opere per mettere in luce i temi che affronta la fantascienza cinese: dal rapporto tra uomo e tecnologia all'innovazione, il libero arbitrio e la corruzione.


Come reagisce la letteratura di fronte a una realtà che supera la fantascienza? I temi che si trova a risolvere la fantascienza cinese contemporanea sono molto più complessi di quelli che potevano affrontare Lu Xun e Liang Qichao, che hanno introdotto questo genere dall'Occidente. La fantascienza è un prodotto della civiltà industriale ed è l'unico genere letterario assente nella letteratura cinese classica. Lu Xun ha affermato che "per guidare le masse cinesi ad andare avanti, bisogna iniziare dalla letteratura scientifica". Nella Cina di oggi, seconda potenza mondiale capace di lanciare razzi sulla luna e navicelle spaziali, che senso hanno le sue parole? Siamo entrati in una nuova era e gli scrittori di fantascienza di nuova generazione, nella loro posizione subordinata, continuano a riflettere e interrogarsi.

Il dilemma del superuomo tecnologico
L'umanità si trova di fronte a una serie di preoccupazioni collegate alla tecnologia, argomento trascurato dalla letteratura tradizionale. Lo sviluppo accelerato di scienza e tecnologia attuali hanno prodotto grandi meraviglie, dall'iPad alle comunicazioni satellitari, dalla tecnologia 3D al cibo geneticamente modificato, dall'invasione degli hacker al cambiamento climatico. Tutto ciò non solo ha cambiato la nostra vita, ma ha anche rimodellato il temperamento umano e generato enormi perplessità.

La risposta che viene dalla fantascienza contemporanea supera quello che scrisse Ye Yonglie trent'anni fa in "L'Odissea di Xiao Lingtong nel futuro". Nel romanzo, Ye Yonglie descriveva una Cina sviluppata a livello tecnologico, ma senza che niente fosse realmente cinese.
Un aspetto su cui si soffermano gli scrittori della nuova generazione è la mancanza di innovazione della Cina. Questi scrittori tentano di costruire una Cina dotata di tecnologie grandiose e originali. Come He Xi, che nel romanzo "Il ciclo delle reincarnazioni" ha creato un Paese Cina: servendosi della teoria della costante di Planck ha costruito sei diversi mondi umani, su cui ha trasferito le masse logorate e stanche, risolvendo così il problema della popolazione e delle risorse. Non si tratta di una comune migrazione verso lo spazio o verso l'oceano. Nel romanzo la Cina diventa una superpotenza tecnologica, ma non riesce a dissipare le ansie e le preoccupazioni moderne. Sotto gli effetti della scienza e della tecnologia le creature viventi sprofondano in un nuovo ciclo di reincarnazioni, incapaci di rimuovere le colpe originali.

Nel romanzo "Terra straniera" He Xi immagina che attraverso l'accelerazione del tempo i cinesi riescano a produrre una maggiore quantità di cibo. Il risultato è la creazione di mostri artificiali. Il messaggio che lanciano gli scrittori di fantascienza è che non c'è futuro se l'innovazione tecnologica non si adegua ai cambiamenti culturali. La crescita accelerata reca dilemmi e incertezze.

In una rivoluzione tecnologica, è probabile che anche l'autorità vacilli. È difficile che gli scrittori di fantascienza siano così ottimisti da credere che i cambiamenti tecnologici e le riforme democratiche portino inevitabilmente a una società giusta e imparziale.
Il professor Pan Jiazheng, ingegnere e direttore tecnico del progetto della diga delle Tre Gole, era anche uno scrittore di fantascienza. In un racconto aveva scritto che in una società altamente tecnologica si producono inevitabilmente delle "macchine adulatrici".

Nel romanzo "Il lato nascosto della luna" Pan Jiazheng descrive una Cina del futuro che ha stabilito sulla Luna una base che si contende con gli Stati Uniti. La corruzione si è estesa fino ad arrivare su un altro pianeta: la base sulla luna si rivela una costruzione di tofu. Il romanzo "Prendersi cura dell'umanità" di Liu Cixin ritrae una società del futuro. In questa realtà è possibile impiantare un computer nel cervello degli individui: si tratta di un amplificatore di intelligenza. Il pensiero si innalza a un livello estremamente alto. La conoscenza, l'intelligenza, la riflessione, persino un temperamento e una psicologia perfetti, il giudizio estetico, si possono comprare al mercato. L'intelligenza di coloro che completano un'istruzione superiore è molto più alta della gente comune.

La classe sociale di questi super intellettuali dà forma ad una cultura propria, incomprensibile al resto della gente. Così, automaticamente, succede una cosa: i ricchi e i poveri non appartengono più alla stessa specie, come se fossero cani ed esseri umani. Nasce una nuova struttura del potere, la logica continua a svilupparsi, l'autorità del pianeta Terra si concentra su un unico individuo.

In un simile contesto, anche il controllo del capitale e del mercato possono essere portati all'estremo. Per aumentare la produzione e la domanda interna, nel romanzo "Il mio Paese non sogna" ho tramutato un intero popolo in sonnambuli, mentre in "Hey, è solo un film" ho fatto ricorso all'esplosione del sistema solare per aumentare il PIL nazionale.

Dove va a finire il libero arbitrio? Lo scrittore Chi Hui nel romanzo "Il cimitero di Calamin" immagina un mondo in cui si possono conseguire organizzazione sociale e relazioni d'amore solide, a patto che si stipuli un contratto di geni. Generazione dopo generazione, tutti giurano fedeltà solo alle predestinazioni artificiali basate sul Dna. Volendo cambiare il proprio destino, si può solamente cambiare il corpo fisico, mentre l'anima resta immutata. Ciò implica che non si è più membri dell'umanità.
Niente esclude che sarà questo d'ora in poi il nostro mondo. È questo l'allarme che lancia la fantascienza sui cambiamenti della natura umana.

[in copertina: Moonlight series, Cai Lian]

Tradotto da Lucia De Carlo, 08 Marzo 2013