Huaqiangbei: il nuovo incubatore tecnologico di Shenzhen #2


2015 Feb
05

Huaqiangbei: il nuovo incubatore tecnologico di Shenzhen #2
华强北:新深圳孵化器 di Stampa cinese ( 报章杂志 )


Negli ultimi vent'anni si è passati dal cercapersone allo smartphone. E tutto è stato prodotto a Shenzhen. Così il quartiere di Huaqiangbei è diventato il mercato di componentistica elettronica più grande del mondo. E Shenzhen il posto dove avviare una start up informatica. La seconda parte dello speciale del settimanale Shidao Zhoubao.


Zhang Hao, un ragazzotto ventisettenne dello Zhejiang, ha fondato la sua azienda e oggi lavora da casa, a Huaqiaocheng. Sebbene sia in un vecchio palazzo, questa zona è comunque considerata una delle più residenziali di Shenzhen. Il comprensorio dei Loft OCT di Huaqiaocheng è l'hub di punta del design nella Cina del sud. La casa di Zhang Hao, non è stata mai restaurata, ma al suo interno, sparsi ovunque, c'è ogni tipo di componente elettronico, libri in cinese ed inglese, molti computer ed anche un braccio meccanico.

Zhang Hao si è laureato in Ingegneria dell'informazione, elettronica e telecomunicazioni all'Università di scienze e tecnologie dell'elettronica di Chengdu. E' un tipico geek. Nel corso dei suoi studi è andato negli Stati uniti e con alcuni amici ha fondato Puzzlebox Orbit, la sua prima start up. La direzione di questo progetto, tuttavia, non  corrispondeva in toto ai suoi progetti personali. Trascorsi alcuni anni, dopo aver messo alcuni soldi da parte, decide di lasciare gli Stati uniti e tornare a Shenzhen. Aveva problemi nell'ottenere il visto, ma soprattutto voleva concentrarsi sul suo più grande interesse, i robot.

Lo scopo di ricerca di Zhanghao è il visual servoing 3D, ossia l'asservimento visivo basato sull'immagine nella robotica. “Il punto centrale della ricerca è la capacità di coordinare le reazioni di un robot, operando all'interno di un sistema tridimensionale” sostiene Zhang Hao. La speranza è che le braccia meccaniche sparse nel suo salotto rispondano agli stimoli creati dalle onde cerebrali creando così dei movimenti. Detto così sembra assurdo ma Zhang Hao continua dicendo: “se riuscissimo ad avere un controllo sulle braccia meccaniche all'estero si potrebbe curare chi è affetto da alcune tipologie di paralisi cerebrale. Comunque è una cosa molto complessa che necessita anche di interventi chirurgici”.

L'azienda di Zhang Hao si chiama Dorabot, il cui nome deriva da Doraemon, il personaggio di un manga giapponese. Il suo sogno è di costruire un robot utile in casa simile a Doraemon. Per i maker dell'hardware come Zhang Hao, Huaqiangbei non è un mercato del digitale. La componentistica elettronica, è molto più importante. “Huaqiangbei è il mercato dell'elettronica più grande al mondo, anche più grande di Zhongguangcun, molti stranieri arrivano e rimangono sconvolti. È qualcosa che proprio non riescono ad immaginare. Perfino Akihabara in Giappone, che oggi è famoso per l'animazione,  non è paragonabile a Huaqiangbei per la componentistica elettronica” sostiene Zhang Hao.

L'industria dell'hardware per le start up è una grande attrazione. A Shenzhen, pochi anni fa, sono nate alcune aziende dell'elettronica come Konka, TCL e Skyworth. Sempre a Shenzhen ci sono le ben più note Huawei, ZTE, Hanslaser,  Zhongzhou Electronics ed ancora l'impero Foxconn. Il mondo dell'IT è passato attraverso il processo di sviluppo hardware e software e anche Shenzhen non è da meno.

Feng Changhong si è specializzata in informatica nel 1990. Quando è arrivata a Shenzhen si è immersa nell'IT.  Per 17 anni ha lavorato nel settore dei cercapersone, da ingegnere del software fino direttrice di reparto. È passata poi al design industriale e negli ultimi anni si è immersa nell'hardware intelligente. E' stata testimone dell'intero processo di sviluppo dell'industria IT a Shenzhen negli ultimi venti anni.

“Ho ancora in mente i cercapersone taroccati e le strade piene di negozi per ripararli, ma è stata la loro produzione che ha dato vita all'intera catena industriale. Tutti gli accessori che vedi a Huaqiangbei vengono prodotti da piccole fabbriche nate proprio in quel periodo. La Coolpad esiste ancora. Produceva trasmittenti,poi cercapersone e infine cellulari. E' un esempio riuscito di un'azienda che insegue le trasformazioni e lo sviluppo della propria epoca.

Un altro esempio è Tencent. Mi ricordo quando ero direttrice di reparto alla Xianglong, Ma Huateng [fondatore e ad di Tencent, ndt] si era appena dimesso da ispettore tecnico della China Motion Telecom, la più grande azienda di cercapersone, per iniziare un'altra attività” così ricorda Feng Changhong.  Questo novembre  uno dei prodotti intelligenti di cui Feng Changhong ha curato la ricerca e lo sviluppo, è stato presentato alla mostra di design industriale internazionale di Shenzhen. “A Shenzhen ci sono linee di produzione e fornitori di qualsiasi tipo di materiale.” Chi ha visto e girato Pechino e Shanghai alla fine sceglierà Shenzhen come base per la sua startup”.

[tradotto per Internazionale]

Tradotto da Desirée Marianini, 05 Febbraio 2015