Primo capitolo, in traduzione inedita in italiano, del romanzo di Murong Xuecun "Schiacciato da un mondo in frantumi" (Yuanliang wo hongchen diandao 原谅我红尘颠倒), pubblicato online nel 2007 e presentato nell'ambito della tesi di laurea "I retroscena del sistema legale in Yuanliang wo, hongchen diandao". Il protagonista-narratore, Wei Da, laureato in giurisprudenza, vede il suo iniziale idealismo professionale scontrarsi con un ambiente totalmente corrotto in cui, tuttavia, riesce facilmente a inserirsi. Associato di uno studio legale, Wei Da racconta gli intrighi del settore della giustizia. Traffico di soldi, appropriazione indebita, riciclaggio di denaro e il favoreggiamento della prostituzione costituiscono la sua vita quotidiana.
Le tre di notte. Ho ricevuto un messaggio da Ren Hongjun: «Mi puoi prestare 100.000 yuan? Nel giro di un mese te li restituisco.» Ero in dormiveglia, gli ho dato un'occhiata e mi sono rimesso a dormire. Il giorno dopo, appena sveglio, Qiu Dazui mi ha chiamato sul cellulare dicendomi che il giudice Li della Corte Popolare Intermedia lo aveva invitato a giocare a mahjong e mi ha chiesto se volevo unirmi a loro. Qiu Dazui è un mio collega, è brutto come la morte, la bocca gli occupa metà della faccia, i dentoni pronunciati gli escono di fuori, ha gli occhi sporgenti e ha l'espressione di una scrofa che pesta la merda. Recentemente si sta occupando di un caso molto importante e accompagna il giudice a trastullarsi per tutto il giorno. Gli ho detto: «Se venissi sarebbe uno spreco di soldi inutile, almeno dai duemila, tremila fino a più di diecimila yuan. Questo mahjong, fanculo! Ci sono tessere che non puoi giocare, altre tessere che non puoi pescare, quando stai lì lì per venire, devi trattenere lo sperma e vedi gli altri che invece hanno orgasmi multipli. Credi che sia divertente?» E lui mi ha risposto: «Cosa dovrei fare? Quel caso è nelle sue mani. Dai, vieni! Tutto quello che perdi lo pago io.»
Ho dato un'occhiata all'orologio ed erano già le undici. Sono salito in macchina con una strana sensazione addosso ed ecco che mi è tornato in mente il messaggio di Ren Hongjun. Ho tirato fuori il cellulare, l'ho letto di nuovo e sono rimasto piuttosto perplesso. Ren Hongjun è stato il primo tra di noi ad aver fatto fortuna. Nella metà degli anni Novanta, quando la nazione non aveva ancora iniziato ad adottare misure severe contro il contrabbando, lasciò il lavoro e si diresse da solo verso sud e, non so come, ma ritornò con diversi carichi navali e nel giro di pochissimo tempo divenne milionario. In quel periodo si stava avviando il mercato immobiliare, il valore del terreno all'esterno del secondo anello era di soli 150 mila yuan al mu e lui acquistò 40 mu di terreno. Dopo due anni il prezzo del terreno si era triplicato e riuscì a vendere tutti e 40 i mu. Da allora non fece più niente: costruì una villa a Qingyang, si comprò una Mercedes-Benz e campava con il gioco d'azzardo e frequentando i bordelli. A quel tempo di Mercedes-Benz non se ne vedevano molte rispetto agli anni seguenti, guidarla per strada faceva molto figo, adocchiavi una bella ragazza che camminava da sola per strada, abbassavi il finestrino per salutarla e in un attimo ti si infilava in macchina. Ma l'economia in questi anni si sta sviluppando velocemente e ci sono milioni e milioni di ricconi, più delle mosche. Ren Hongjun sta invecchiando e sta perdendo vigore, la sua reputazione è calata, non ha più un forte supporto, è svanito come una persona ordinaria. Ha guidato quella Mercedes per sette, otto anni, la vernice si è scrostata e il motore è sfasciato, a vederla sembra un trattore ambulante. Eppure non avrei mai immaginato che mi avrebbe cercato per avere un prestito.
L'ho chiamato e gli ho detto: «Ren il magnate, ma stai delirando? Provieni da una così grande famiglia e chiedi un prestito a me?» Ren Hongjun ha tirato un sospiro e mi ha risposto: «Ci conosciamo da tanti anni, non serve a nulla nasconderti la verità: solo frenesia, puttane, eccessi e gioco d'azzardo in tutti questi anni, sia le azioni che i future sono calati, tutti i soldi che avevo sono finiti. E in più quella brutta puttana di Yang Hongyan, sono andato a letto con lei tre notti e in un attimo se ne sono andati via due milioni di yuan. Ora sono proprio giunto al capolinea.» Pensando alla resistenza fisica di Ren Hongjun, mi era subito venuto in mente che le sue prestazioni sessuali potevano durare al massimo dieci minuti a notte e aveva sganciato due milioni di yuan per soli trenta minuti. Nemmeno il più grande avvocato del mondo si fa pagare così tanto, per non parlare del fatto che neanche i cachet delle star sono così alti. «Te le vai cercando. Io guadagno due soldi a fatica e non li butto nella fica di una donna, né li spreco per giocare d'azzardo. Cosa sei andato a fare tutte quelle volte a Macao?» Ren Hongjun ha tirato un altro sospiro. Io continuavo a lamentarmi di essere a corto di soldi: «Sono un giovane avvocato, formalmente associato, a dire la verità guadagnerei di più facendo un lavoro manuale, lustro ogni giorno le scarpe dei giudici, la mia paga è irrisoria e in più ho comprato casa, la mia non è una situazione economica agiata.» Ren Hongjun ha cominciato a ridere: «Va bene, vecchio Wei. So che non hai un soldo, ti stavo sfottendo.» Detto questo ha riagganciato il telefono.
Mi sono ben inserito nella società in questi anni e non mi preoccupa tanto il lavoro quanto chiedere un prestito. Il lavoro è necessario per pagare le spese e ci sono spese che non riesco a tralasciare; chiedere un prestito è complicato e se si tratta di un amico la situazione si fa ancora più difficile, se lo chiedi ci rimetti la faccia e se non lo chiedi è il tuo umore a rimetterci. Come quello spendaccione di Ren Hongjun, non è mai stato capace di tirarsi fuori dai guai in vita sua e si può dare un aiuto finanziario a chi si trova in difficoltà ma non se è sempre in cerca di soldi. L'ho già aiutato una volta, non posso aiutarlo per tutta la vita, farebbe meglio a risparmiare un po'. Per fortuna che sa come deve comportarsi in queste situazioni delicate, altrimenti stavo già pensando di dargli circa diecimila yuan ora che ho messo un po' di soldi da parte.
Sono arrivato di corsa al palazzo Wanghai, Qiu Dazui e il giudice Li erano lì che parlavano in privato. Prima di entrare nella Corte Popolare Intermedia mi sono occupato di molti casi, sono anche andato a mangiare un paio di volte con questo giudice ma non abbiamo mai stretto un rapporto così confidenziale. Di fianco a loro c'era un vecchio panzone, Xing Liu, proprietario di una qualche azienda automobilistica, era sicuramente il cliente che era stato accusato. Qiu Dazui mi ha lanciato un'occhiata e si è avvicinato borbottando qualcosa:
«Cazzo, vecchio Wei, ti senti proprio un attore, eh? E fai tardi per entrare in scena?»
«C'era la coda per strada! Solo adesso ho passato South Renmin Road, una Geely si è schiantata contro una BMW, era completamente sfasciata. Ci ho messo mezza giornata per arrivare!» Faccio l'avvocato da tanti anni e ho coltivato la brutta abitudine di parlare senza neanche riflettere su ciò che dico, sparo menzogne anche con affanno se serve. Il giudice Li sembrava avere qualche dubbio e ha detto: «Quale Geely può schiantarsi contro una BMW e sfasciarsi?»
Qiu Dazui si era messo subito in mezzo: «Mangiamo, mangiamo!» Si è voltato e ha urlato alla cameriera: «Liquore Wuliangye. Abalone. Sbrigati! E porta un pacchetto di Chunghwa morbide. Su, dai, muoviti!»
In quattro persone abbiamo mangiato, nonostante lo sconto, 4.600 yuan di cibo. Sembra proprio che l'obiettivo di questo caso sia molto grande. Finito di mangiare siamo scesi al club Shanhe, abbiamo preparato un infuso di tè e si è aperta la posta in gioco. Il giudice Li ha acceso una Chunghwa come se fosse una celebrità e ha detto: «Siamo tutti amici, no? Siamo qui per divertirci, puntiamo solo 100, 200 e 400, non ci giochiamo troppi soldi.»
Dentro di me ho imprecato: «Dannazione! Ci giochiamo così tanto! In poche ore ci sarà un giro di soldi di 20-30.000 yuan.» Con me avevo solo poco più di 9.000 yuan, sembrava che non fossero abbastanza soldi da perdere, sarebbe stata un'umiliazione troppo grande chiedere un prestito in quel momento. Così sono scappato in bagno per mandare un messaggio a Xiao Li per chiederle di portarmi 20.000 yuan.
Questo tipo di mahjong viene chiamato “mahjong per affari”, tutti gli avvocati della Cina conoscono le regole perfettamente a memoria; in realtà è solo un modo per dare mazzette ai giudici. I giudici non possono far vincere un altro giocatore con il loro scarto, possono scartare anche dopo aver vinto pescando dal muro e non si possono giocare tessere troppo grandi. E poi recitano: ogni volta che una partita finisce, facendo finta di essere seri, riassumono così: «Sono stufo di avere 50.000 yuan.» oppure «Non ho problemi a fare colore, ma non posso fare mahjong con la tessera più bassa.»
Insomma, non è facile fare l'avvocato. Mi ricordo che appena sono arrivato nello studio legale il nostro capo tra uno sputo e l'altro ci fece un discorso: «Che cos'è un avvocato? In tre parole: imbroglione, obbediente, ipocrita. Di fronte al cliente, un imbroglione! Può vantarsi ampiamente delle sue capacità! Può vantarsi con tenacia della sua influenza! Può vantarsi con fermezza della sua professionalità! Di fronte al giudice, obbediente! Prima di tutto, deve fingere di essere debole e miserabile. Secondo, deve fingere di essere debole e miserabile. Terzo, deve fingere di essere debole e miserabile! Di fronte alla gente, ipocrita! Il dovere di un avvocato è quello di difendere la sacralità della legge. L'obbligo di un avvocato è quello di salvaguardare l'imparzialità della magistratura. La missione di un avvocato è quella di attuare l'eticità e la giustizia della società.»
Poi, abbassando la voce: «L'obiettivo di un avvocato è quello di fare soldi!». Ascoltate queste parole mi misi a ridere. Non mi sarei mai immaginato che in futuro avrei messo in pratica questo comportamento o cambiare un assistente solo spiegando il trucco dell'imbroglione-obbediente-ipocrita.
Non ho avuto molta fortuna, abbiamo giocato tre giri e ho vinto solo una mano facendo mahjong con la tessera più bassa. Ho rovesciato un sacco di tessere che servivano agli altri per vincere facendo le mosse sbagliate: due volte 1.600, una volta 800 e in un batter d'occhio erano spariti 6.000 yuan. Ero agitato, mi sono alzato di nuovo e sono corso in bagno e ho chiesto a Xiao Li perché non era ancora arrivata. «Il cibo va mangiato boccone dopo boccone e non ancora mi sono truccata.»
Ho fatto uno scatto per il nervoso e le ho detto: «Non ti truccare che sei già bellissima così.» Lei ha trovato un compromesso: «Mi metto solo un velo di trucco, ok? Giusto qualche minuto, mi trucco e vengo subito lì.» Non sapevo dove sbattere la testa. Mi sono lavato le mani, ho tirato giù la tazza del cesso e con molta calma sono uscito dal bagno.
Il giudice Li sembrava piuttosto irritato e con un'espressione accigliata mi ha detto: «Vecchio Wei, così non va bene! Se questa fosse l'aula di un tribunale e tu andassi a pisciare così tante volte, io cosa dovrei fare?» Dentro di me ero furioso e ho pensato: «In quanto a età, sono più grande di te; in quanto a soldi, ne ho più di te; in quanto a qualifica ed esperienza, valgo più di te. Come cazzo ti permetti di farmi la predica?» Ma un avvocato non può assolutamente offendere un giudice, meglio se offendesse suo padre. Allora l'ho buttata sul ridere e gli ho detto: «Cosa dovresti fare? Giochi così bene a mahjong, hai una fortuna sfacciata. Io cosa dovrei fare? Posso solo andare in bagno a pregare.» Li si era sentito adulato da queste parole e mi ha fatto un sorriso strizzando gli occhi.
Il mahjong è così: più sei titubante e più perdi, più hai paura di scartare la tessera sbagliata e più sbagli. Questa volta ho pescato tre 9 di Cerchi, volevo fare poker, ma avevo aspettato per un sacco di tempo e non era uscito. Pensavo di scartare l'8 di Cerchi, forse avrei potuto pescare un altro 9 di Cerchi, visto che il giudice Li aveva appena scartato il 5 di Cerchi; una fila di 5 e 8, non doveva essere così rischioso. Mentre ci riflettevo era arrivato il mio turno: ho pescato il 3 di Ideogrammi e ho scartato il 8 di Cerchi. Non ancora toccava terra che il giudice Li in un colpo ha rovesciato le tessere, era scoppiato a ridere e ha detto: «Vecchio Wei, ancora tu! Sette coppie!»
Io mi sforzavo di far finta che andasse tutto bene e gli ho detto: «Scartare la tessera sbagliata è una visione del mondo», ma dentro di me ero preso dallo sconforto. Ho contato 1.600 yuan e ho pensato: «Se va avanti così nel giro di mezz'ora dovrò chiedere a Qiu Dazui di finanziarmi. Cazzo! Oggi ho decisamente perso tutto.»
Ed ecco che con fare seducente si è avvicinata una ragazza molto affascinante, alta, capelli lunghi, vita sottile, bel sedere e due chili di cipria in faccia. Liu senza perdere tempo ci ha presentati: «Questo è il giudice Li e questo è l'avvocato Wei. Lei è Jiajia, la nostra manager delle pubbliche relazioni.» Io e Qiu Dazui siamo delle persone perspicaci, ci siamo scambiati uno sguardo e sapevamo che il programma serale non ci avrebbe creato problemi. Il giudice Li non ha scartato nessuna tessera, di sicuro da qualche altra parte non è concesso a nessuno di non scartare.
Jiajia ha versato accuratamente una tazza di tè, teneva una sigaretta in bocca, l'ha accesa e l'ha avvicinata alle labbra del giudice, e con voce sensuale gli ha chiesto: «Fratello Li, ti dispiace se l'ho sporcata?» Io le ho detto: «No, no, fratello Li è già sporco di suo.» Siamo scoppiati tutti e quattro a ridere, Jiajia era arrossita; poi ha alzato la testa, mi ha fissato per un po' e ha urlato di colpo: «Avvocato Wei, ma io ti ho visto in televisione!» Le ho risposto: «Certo, siamo uomini dell'alta società. Non usciamo spesso per rincontrarci con gli amici, ma oggi ho la sfortuna di stare insieme a questi scansafatiche.» Stiamo collaborando con la televisione nel programma I cittadini interrogano la legge e ogni giorno vado a rispondere alle domande degli spettatori e a mettere in mostra la mia faccia sui media.
Con l'arrivo della bella donna era tutto diverso: ho raccolto una dopo l'altra le due tessere scartate da Liu e il portafoglio ha cominciato a gonfiarsi. Jiajia è senz'altro quel tipo di ragazza frivola che sogna di diventare una stella del cinema, mi chiedeva continuamente cose sulla televisione e io mi sono vantato dicendole un sacco di stupidaggini: «Conosci Lao Bian? È un produttore cinematografico, è un amico! Liu Kai, il vice direttore della stazione televisiva, è come un fratello! Wei Feng, Liu Nuo, Xu Weiwei, conosco tutti i presentatori a uno a uno!» Sembrava che si stesse per mettere a piangere e allora ho continuato ad abbindolarla. Il giudice tutto a un tratto con aria imbronciata ha detto: «Non riesci a startene seduto lì? Sforzati!» Ci sono rimasto molto male, mi sono tappato la bocca, con molto disagio. Anche Jiajia non ha più detto neanche una parola. Il vecchio mi ha lanciato un'occhiataccia, mi guardava con impazienza.
Questa volta la fortuna era dalla mia parte. Era il mio turno come banco e ho iniziato la mano con undici tessere di Venti, quattro tessere di Est, una coppia di Ovest, una coppia di Nord e una coppia di Drago Verde, e avevo anche un Drago Rosso. Innanzitutto, ho fatto un poker coperto. Un altro Drago Rosso. Il giudice Li ha scartato un Ovest: tris! Qiu Dazui ha scartato un Drago Verde: un altro tris! Mahjong con colore!
Ho fatti i calcoli in mente: «Colore di Venti, quattro raddoppi; mahjong, un raddoppio; poker di Est, un raddoppio e un altro raddoppio perché sono il banco. In totale sono sette raddoppi per centoventotto volte: se faccio mahjong sono 25.600 yuan e se vinco pescando dal muro, sono quasi 80.000 yuan!» Poi il giudice Li ha scartato un Nord. Dentro di me stavo sussultando, ho stretto i pugni, stavo patendo. Ma chi me l'ha fatto fare a giocare a mahjong per affari? Maledetto Liu, è così fortunato, ma aveva già scartato Nord e non poteva ripescarlo da terra per vincere, non poteva fare mahjong.
Digrignavo i denti per il nervoso. Ho pescato di nuovo dal muro per diversi turni. Quel maledetto giudice Li ha scartato di nuovo un Drago Rosso; ero fuori di me. Stavo quasi per calare le tessere, ci ho riflettuto a lungo e mi sono tirato dei forti pizzicotti sulle cosce. Ero sempre più teso. Dentro di me stavo fremendo e credevo che non ci fosse alcuna speranza: in totale c'erano solo quattro tessere con cui poter vincere, mi ero già fatto scappare tre tessere, era difficile che la quarta fosse lì. Quella tessera maledetta: io, come gli altri tre, non avevo fatto mahjong e dovevo pescare l'ultima tessera. Qiu Dazui facendomi l'occhiolino mi ha detto: «È difficile, è finita.» Io ho fatto una risatina e, senza dire niente, ho raccolto l'ultima tessera. Non ho avuto neanche il tempo di guardarla che le vene della fronte mi si erano gonfiate in una maniera spropositata.
Un Drago Rosso! Sono rimasto paralizzato e ho iniziato a sudare per tutto il corpo. Qiu Dazui mi ha detto: «Che è successo? Ti senti male?» Io ho scosso la testa, ho lanciato uno sguardo a Jiajia, lei mi ha sorriso dolcemente e io le ho fatto un sorriso a trentadue denti. Dovevo prendere una decisione alla svelta e mi son detto: «Merda! Dopotutto si tratta del caso di Qiu Dazui, che me ne importa? Male che vada smetto di fare l'avvocato.»
Dopo averci pensato, ho tirato un sospiro profondo, ho calato le tessere vincenti e ho detto ai tre uomini: «Il gioco è finito, sganciate i soldi. Mahjong con colore, sono il banco e ho vinto con l'ultima tessera. Sono 51.200 yuan a testa.»
Tradotto da
Anna D'Attilio, 04 Aprile 2014
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