Fiore di rosa, sonetto


2011 Lug
29

Fiore di rosa, sonetto
十四行:玫瑰花 di Haizi ( 海子 )


Tra le opere di Haizi si contano non solo poesie brevi (più di 250) ma anche veri e propri poemi e opere di narrativa in forma poetica, spesso uniti nel ricorso a un linguaggio altamente idilliaco, simbolico, mistico e immaginifico. La poesia che riportiamo è definita dal suo autore come un sonetto, malgrado la struttura non sia quella classica. Il testo è infatti composto dalla successione di una terzina, due quartine e una seconda terzina, i cui versi sono costituiti da un numero di caratteri variabili, con diversi richiami fonici avvicinabili a giochi di rime o di assonanze.

L’ispirazione del componimento è rappresentativa  per la poetica di Haizi, rientra infatti tra le poesie d’amore dell’autore, malgrado non sia tra le più famose e citate. Tuttavia, riesce a dare un’idea dell’esperienza complessa dell’amore da parte del poeta, con il costante riferimento a elementi naturali –a cui si associa spontaneamente l’idea di purezza- e con l’emergere di una  visione trascendentale e spirituale dell’amore, per quanto poggiata su un’esperienza carnale e a tratti quasi materna.

Anche tecnicamente il testo è molto significativo per comprendere la concezione poetica di Haizi: esso rievoca la propensione dell’autore per la simmetria delle immagini, con l’ultimo verso che riprende il primo e alcuni simboli che vengono riproposti all’interno del testo nella stessa posizione in versi distinti, con l’obiettivo di creare un insieme provvisto di armonia interna.

Fiore di rosa, sonetto




Fiore di rosa, corpo come miele

Giardino di rose, capelli come notte

Ricoprono la neve bianca dei seni rigonfi.

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Porta di neve, fuori dalla porta di neve due calici di vino coperti di neve bianca

Finestra di neve, dentro la finestra di neve bianca due vallate di rose fiammeggianti

O due candele fiammeggianti, due candele ardenti che bruciano di sé fino all'estinzione

Due calici di vino risuonano in un tintinnio, vino ardente che ho sorseggiato.

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In autunno ho sentito il tuo seno, il tuo miele

Come fuoco d’estate e vento di primavera sono caduti nel mio abbraccio

Come api al sole riversate nel vino della notte

Come i roseti del vecchio regno di Persia sospinsero lo spirito umano in Cielo

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Ma la carne non potrà mai levarsi da Shiraz

per millenni, sempre allo stesso modo

Fiore di rosa, il tuo corpo è come miele.

Fotografia: opera di Nicoletta Antonello, foto acquarellata



Tradotto da Mauro Crocenzi, 29 Luglio 2011