La setta di “Dio Onnipotente”. Reportage dal luogo d’origine del culto (parte 2)


2014 Lug
04

La setta di “Dio Onnipotente”. Reportage dal luogo d’origine del culto (parte 2)
“神”活跃的地方 河南探访“全能神”发源地 di Stampa cinese ( 报章杂志 )


Seconda parte del reportage del Nanfang Zhoumo da Ruyan, la cittadina dell'Henan occidentale dove ha origine il culto Quanneng Shen, la Chiesa di “Dio Onnipotente”. La setta è tornata a far discutere l'opinione pubblica cinese dopo l'assassinio di una donna ad opera di sei persone appartenenti alla setta lo scorso 28 maggio.


“Offerte in denaro”

Alla fine del 2007, Zhao Weishan ha suddiviso il paese in nove aree pastorali: l’area a est del fiume Liao, Shanxi ed Hebei, Shaanxi e Gansu, l’area dello Henan, l’area dello Shandong, Jiangsu e Anhui, Zhejiang e Fujian, l'area comprendente le quattro province dello Hunan, Hubei, Guangdong e Guangxi e l’area del Sichuan e del Guizhou.

La divisione in aree pastorali – ed aree più limitate - corrisponde, fondamentalmente, alla divisione amministrativa ufficiale (sebbene quest’ultima non coincida perfettamente con quella adottata dalla setta).

Oltre a dover trovare nuovi adepti, il compito più importante dei capi di ogni livello è quello di raccogliere le “offerte” che i credenti fanno a Dio. Questo denaro viene utilizzato principalmente per “diffondere la buona novella”, stampare libri e incidere CD.

Nel febbraio 2006, la setta Quanneng Shen ha formulato i “Principi per la gestione e l'utilizzo del denaro della famiglia di Dio”. I “Principi” hanno stabilito che i beni offerti dai credenti siano completamente di proprietà di Dio e non possano essere, in nessun caso, restituiti ad alcuna chiesa o individuo: “Tutti quelli che rubano di nascosto le offerte saranno perseguitati e gli sarà inflitta una punizione”.

I “Principi“ stabiliscono inoltre che la somma di denaro gestita da ogni chiesa non può superare i 1000 rmb; quella dei distretti non può essere superiore a 30mila rmb. Tutto il denaro in eccedenza deve essere consegnato ai livelli superiori. Alle chiese di ogni livello è inoltre proibito depositare il denaro in banca, ma lo devono custodire “all'interno di case assolutamente sicure”.

Ogni adepto che custodisce più di 20mila rmb deve inoltre effettuare un giuramento per iscritto, nel quale dichiara che se si impossessa o usa per altri fini il denaro di Dio, “accetta di essere dannato da Dio e desidera morire per morte violenta”.

Nell’Ottobre 2010, il tribunale della contea di Huojia (Xinxiang, provincia dello Henan), ha processato Wang Suixiang (pseudonimo Wang Xiaomin), che era “capo” del distretto di Xinxiang. Da quanto indicato dal “Comunicato n°2”, lei aveva iniziato a disseminare teorie sul “Giorno del Giudizio”. Gli adepti raccontavano che l’umanità stava per estinguersi e nemmeno grosse quantità di denaro avrebbero potuto salvare le  persone. Solo donando quel denaro a “Dio”, una volta giunto il momento del giudizio, esse sarebbero potute rimanere per sempre al suo fianco.

La diffusione di queste voci si è rivelata molto fruttuosa. Nel Novembre 2011, Gu Fangfang - un commerciante della contea di Changyuan - ha donato tutti i risparmi della sua famiglia alla setta Quanneng Shen. In quello stesso mese, Wang Xiaomin, nella sola città di Jiaozuo (Henan), è riuscita a raccogliere 600mila rmb di donazioni – con le quali ha acquistato 57 kg di lingotti d'oro, che poi ha consegnato ai responsabili dell'area pastorale dello Henan.

“Anticristo”

All'interno della setta Quanneng Shen, l’autorità di “Dio” è sacra e non può essere violata. Non è possibile praticare il culto della personalità di nessun altro all’infuori di “Dio”.

Questo “credo” si è dotato di un complesso sistema di misure protettive: oltre a una precisa struttura organizzativa, la setta pubblica materiale didattico, organizza esami, lancia pubbliche critiche, fa scrivere lettere di confessione.

Ogni azione degli adepti deve seguire le indicazioni di “Dio”, altrimenti vengono additati come “demoni anticristo”.

Secondo quanto riporta il sito ufficiale della Chiesa, il 6 Novembre del 2011, l'area pastorale dello Henan ha emesso il “Comunicato n°10”, con il quale veniva di fatto espulso uno dei suoi pilastri, il quarantenne Xiao Xia. Egli era a capo dell’area del Guizhou, del Sichuan e di Chongqing. Sul comunicato viene detto che Xiao Xia avrebbe diffuso assurde teorie per farsi degli alleati, confondere e controllare le persone e attaccare il “Gran Sacerdote”. Quando era a Chongqing, si sarebbe inoltre fatto chiamare col nome della città, sostituendolo al nome che Dio gli aveva conferito.

Dopo che le “prove dei suoi crimini” furono trasmesse ai livelli superiori, Xiao Xia è stato tacciato di essere uno spirito maligno, un demone, che non poteva essere salvato. “Quest’uomo ha già gravemente offeso l’operato di Dio. Poiché Dio non tollera le offese degli uomini, con la presente lo dichiaro espulso dalla Chiesa”. Il comunicato è stato diffuso anche nell’area pastorale del Sichuan e del Guizhou.

Ling, un’adepta dell'area pastorale del Sichuan e Guizhou, conosciuta con lo pseudonimo Wu Min ha scritto, in qualità di “guida” spirituale, una lettera di pentimento indirizzata a “Dio”: “Sono così confusa! Se in poco tempo una persona può essere venerata come un dio, questa fede non potrebbe spingere la gente ad adorare un falso dio?”

A giugno del 2013, Liang Xin - all’epoca responsabile della provincia dello Shanxi - portò a termine in modo eccellente i suoi compiti nella propria area pastorale. “Tuttavia”, - ha scritto nella lettera -, “non riconosco a Dio il merito di quello che ho fatto; al contrario, credo che i miei successi siano dovuti alle mie capacità e ciò ha fatto sì che anche i capi dell’area mi adorassero”.  Liang Xin ha affermato di essere stata arrogante, di non avere avuto fede in Dio. Lei non sentiva il bisogno di consultarsi con Dio per gestire i propri affari. Inconsciamente si è messa sulla strada sbagliata e le cose che ha fatto hanno offeso gravemente Dio.

Qualche anno prima era uscito il caso di “Quan Xin”, che aveva già allertato i responsabili di medio e alto livello. “Quan Xin” era una responsabile di alto rango dell’area pastorale a est del fiume Liao che fu tacciata di essere “l’anticristo”, per aver coltivato il culto della propria personalità.

Questo ha creato un precedente che è stato incluso nel “Corpus di lavoro”, materiale didattico che i livelli superiori della setta devono studiare. “Quan Xin ha messo per iscritto le proprie opinioni, concezioni e conoscenze diffondendole nella sua comunità, confondendo la gente. Con le sue azioni si è proclamata, auto-lodandosi, testimone di se stessa e non di Dio. Così facendo ha spinto le persone prescelte da Dio a venerarla, allontanandole da Gesù Cristo e facendole, quindi, diventare seguaci dell’anticristo.

La Quanneng Shen ha inoltre redatto delle regole specifiche al riguardo. Il 27 ottobre del 2007, il gruppo religioso ha reso noti i “Principi di lavoro nella lotta contro i falsi Gesù Cristo e gli anticristo”, in cui si  afferma che gli adepti di ogni livello e i loro sottoposti non devono avere alcuna pietà per coloro che tradiscono la setta e che si lasciano confondere da falsi Gesù e dagli anticristo.

[Foto: zt.kaiwing]

Tradotto da Piero Cellarosi, 04 Luglio 2014