Mentre la nuova leadership cinese promuove un revival del confucianesimo come filosofia in grado di far progredire il paese, alcuni intellettuali non sono daccordo. Li Ming critica la dottrina confuciana che, partendo dal presupposto di un'immutabile gerarchia sociale, non contempla l'uguaglianza degli esseri umani e si riduce alla mera codificazione e al rispetto di una serie di riti.
Da due millenni il rispetto per Confucio genera nei cinesi un grave complesso di inferiorità e una psicosi cronica collettiva.
Il rispetto per dio degli occidentali ha prodotto la fede nell'uguaglianza perché di fronte a Dio "gli uomini sono tutti uguali" e nessuno è privilegiato. Il rispetto per Confucio ha prodotto invece un fardello psicologico per cui "gli uomini non saranno mai uguali" e i cinesi metteranno sempre prima il monarca, gli anziani e i saggi.
Quando si ripete "il maestro disse" non si fa altro che farsi scudo con il proprio senso di inferiorità per districarsi dall'invidia per gli altri. In Cina è probabile che le persone dotate di ingegno abbiano vita breve o che siano,altrimenti, tutte legate al potere.
Chi venera un dio ritrova se stesso dentro di sé, ma per chi venera una persona non c'è spazio per se stessi, ma solo per un complesso di inferiorità. È un complesso impresso nel profondo dell'animo della maggior parte dei cinesi. Il problema principale è che il Confucio che si venera è un "ipocrita" venuto fuori dalle sculture delle generazioni successive e sul cui capo è stata aggiunta ogni sorta di "corona", senza che alcun appellativo corrispondesse alla realtà.
Confucio non è uno studioso di etica, non è un filosofo, non è un pedagogo, non è un "saggio" degno di questo nome. I "precetti" predicati da Confucio sono privi di fondamento e non meritano di essere presi seriamente in considerazione. Di fatto Confucio non ha contemplato la morale basilare dell'umanità, cioè il concetto di ricerca dell'uguaglianza tra gli esseri umani e neanche il valore basilare di un saggio, la logica. L'insegnamento di Confucio è un fallimento completo: ha istruito i suoi allievi prediletti come stupidi.
Confucio è ancor meno un saggio; in fin dei conti, cos'è un saggio? Secondo la definizione di saggio dell'antica Cina, il saggio è colui che "ama gli altri". Quindi Confucio non lo è. Ciò che aveva a cuore erano i "Riti di Zhou" e il duca di Zhou [Nota 1] nonché gli anziani e i saggi del passato e del presente: altri modi per definire i leader. Ciò che davvero aveva a cuore era diventare funzionario. I suoi precetti sono sempre radicati nei riti, si tratti di benevolenza (l'autocontrollo necessario per i riti), di giustizia (l'adeguatezza dei riti), di saggezza (la conoscenza dei riti), di fede (nei riti), di armonia (la praticità dei riti) e via discorrendo.
Da duemila anni, la venerazione di Confucio ha provocato una psicosi collettiva che ha sottratto gravemente ai cinesi il senso del sé e che scaturisce in un grave senso di inferiorità. Questa malattia cronica ha comportato innumerevoli massacri, sofferenze e l'asservimento della nazione, togliendo ai cinesi la capacità di discernimento e provocando la meschina abitudine alla menzogna e il divieto di denunciare un governo malvagio, per cui in tutta la sua storia la civiltà cinese ha seguito un percorso diverso dalle altre civiltà.
Ed ecco la cosa più vergognosa. Più i letterati confuciani si vantano col loro senso di inferiorità, meno sono consapevoli di quali abilità siano davvero dotati. Ciò nonostante hanno diffuso nel mondo la cultura cinese (confuciana) con l'intenzione di promuovere la tradizione umanistica confuciana per salvare il mondo. L'insegnamento di Confucio è fondamentalmente una "falsa dottrina" e una "non dottrina" che da più di duemila anni non riesce a salvare il Paese- figurarsi l'umanità- e che è diventato il principale responsabile della trappola del popolo cinese.
Scusate, ma come può l'eterna ineguaglianza degli uomini salvare il mondo? Le discipline di Confucio che trascurano la verità, la legge e la logica possono salvare il mondo? L'istigazione a mentire, l'ipocrisia di Confucio , il malgoverno possono salvare il mondo? I sei Classici e le sei Arti e i successivi Quattro libri se avessero potuto, avrebbero già salvato la Cina; come possono, dopo duemila anni, rivendicare la salvezza non solo del Paese, ma del mondo intero? I letterati confuciani stanno delirando.
Il rispetto per Confucio avvilisce la natura dei cinesi da duemila anni senza che essi ne siano consapevoli, così come non sono consapevoli di subire il disprezzo dei popoli confinanti. Continuano a praticare il malgoverno del divieto di parola e la cattiva abitudine della menzogna e non lo sanno. Così i cinesi hanno contratto la grave psicosi del senso di inferiorità, a cui vanno aggiunte le malattie della vanità e della menzogna.
Tutto ciò va avanti da duemila anni e i cinesi ancora non ne sono del tutto consapevoli: come non addolorarsi?
(aprile 2013)
[Nota 1] Il duca di Zhou, della dinastia Zhou, è passato alla storia per l'abilità e la lealtà nel governare da reggente il regno del fratello minore. A lui sono attribuiti i testi "il classico dei Mutamenti" (Yi jing), il "Libro delle poesie" (Shi jing) e i Riti di Zhou, uno dei più antichi testi del canone confuciano.
Tradotto da
Lucia De Carlo, 07 Maggio 2013
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