Sul sistema educativo cinese





Il sistema educativo cinese è di frequente bersaglio di forti critiche per l’enfasi che pone sull’apprendimento mnemonico, la scarsa attenzione alla qualità e alla creatività dello studio, e l’importanza esclusiva di cui è investito il gaokao 高考, l'esame di ammissione all'università.
Negli estratti proposti di seguito, Fu Guoyong osserva questa realtà educativa.
Nel primo ci mostra quanto sia radicato e duro a morire il modello del gaokao, nonostante tentativi siano già stati fatti dai dipartimenti addetti all’istruzione.
Nel secondo articolo Fu Guoyong riporta alcuni estratti di Ren Hongjuan 任鸿隽, figura emblematica del mondo scientifico della prima metà del Ventesimo secolo, pedagogo e fondatore della rivista scientifica
Scienze 科学. Gli articoli di Ren Hongjuan sono incentrati sul significato dell’istruzione e il ruolo della propaganda politica del Guomindang nelle scuole cinesi degli anni Trenta. Di seguito sono state selezionate le parti più appassionate del pensiero dello scienziato, riportate da Fu Guoyong all’attenzione dei contemporanei.

Perché l’esame per l’università è diventato l’unico obbiettivo dell’istruzione?

È molto triste un popolo che come unico traguardo ha ‘superare l’esame per accedere all’università’. L’istruzione universitaria al massimo è solo un segmento dell’intera carriera scolastica, non è né il fine della conoscenza né l’obbiettivo della vita. L’università non è una cassaforte di sicurezza, non è l’Eden, non è il paradiso in terra fatto di miele e fiori. eNon è più vero che entrati all’università poi sono tutte rose e fiori, come succedeva all’epoca degli esami imperiali che in un giorno ti permettevano di vedere i fiori di Chang’an eun futuro brillante all'orizzonte. Questa illusione si è infranta con la crisi occupazionale degli universitari: le aspettative del futuro dei giovani laureati sono sempre meno ottimistiche. E allora perché ci sono ancora miriadi di studenti che fanno dell’esame per l’università l’obbiettivo della loro vita da adulti?

È troppo facile biasimare gli studenti: sono un foglio bianco, una giada bianca con piccole imperfezioni che può essere modellata. In larga misura, gli studenti sono modellati dal sistema moderno, in particolare dal sistema educativo e dall’ambiente sociale. A partire dalla scuola elementare, e forse già dalla scuola materna, gli insegnamenti impartiti dalla scuola, dalla famiglia e dalla società ruotano attorno all’unico obbiettivo dell’esame per accedere all’università, una buona università, un’università rinomata. Gli studenti ne sono così influenzati che  l’immagine del gaokao si trasforma in un paradiso a cui tutto il resto è subordinato.

Nei sei anni di scuola elementare si studia per accedere a una buona scuola media; i tre anni di studio della scuola media sono finalizzati a entrare in scuole superiori chiave. Non parliamo dei tre anni di superiori, che sono dedicati esclusivamente all’università, che deve essere la migliore. Molte famiglie e molti studenti già disprezzano le università cinesi e hanno spostato il loro obbiettivo alle università americane. Da quando si è piccoli, dodici anni di studio si riducono a una schiavitù per il gaokao. Si vive per il gaokao, senza gioia per lo studio,  distrazioni o attività ricreative al di fuori delle lezioni; senza l’affermazione della propria individualità che stabilisce inclinazioni personali e possibilità di svilupparle. Ding Junhui (1) e Han Han (2) sono casi speciali, isolati e inimitabili. Non è facile crescere in un ambiente simile, sopportando dodici lunghi anni solo per riuscire alla fine a entrare all’università. Certo che alla fine si tira un sospiro!

Se tutti i testi scolastici, i metodi didattici, i compiti, gli esami ruotano intorno ad un esame, è naturale che il campo visivo degli studenti sia limitato: non fanno in tempo a costruire il proprio mondo interiore che già hanno esaurito le loro preziose energie e l’età più bella per un esame. Essendo finalizzata al gaokao, l’istruzione media e inferiore in un certo senso va a limitare la creatività e la possibilità di pensiero indipendente non solo degli studenti ma anche degli insegnanti. […]

Naturalmente sono convinto che ci sia anche chi riesce a liberarsi dalle costrizioni date dai dodici anni di istruzione orientata al gaokao, chi riesce a ripartire da capo e chi riesce a comprendere le proprie inclinazioni, non solo stabilendo l’orientamento della specializzazione scolastica ma anche affermando i propri valori.

[…] In realtà il punto critico è già stato individuato: anni fa il Ministero dell’istruzione ha sottolineato l’importanza della qualità nell’istruzione, al di là dell'esame. Perché ha avuto così pochi risultati? La ragione è molto semplice: il gaokao è un’idea ben radicata, i metodi di verifica dei dipartimenti amministrativi per valutare scuole, presidi e insegnanti si basano fondamentalmente sui risultati degli esami e questi diventano l’unico indicatore riconosciuto. Anche la società e i genitori si basano sui risultati d’esame per valutare le scuole.

[…] Occorre riconsiderare l’idea per cui molti studenti fanno dell’‘esame per entrare all’università’ il punto di arrivo.

Se iniziamo subito forse siamo ancora in tempo.

Ren Hongjuan critica la propaganda di partito nell’istruzione scolastica
Articolo originale: 任鸿隽批判党化教育

L’individuo ideale dotato di istruzione, deve possedere una buona capacità di analisi e uno spirito indipendente. Per coltivare tale personalità, è innanzitutto necessaria una curiosità verso la conoscenza, che metta in atto una ricerca indipendente per affrontare qualsiasi problema gli si presenti. Il risultato che scaturisce da questa ricerca costituisce il fondamento del nostro credo.

Nell’ottica del Partito, questo metodo educativo è pericoloso. La dottrina del Partito è già stabilita in precedenza e tutto si incentra su come supportare il  credo. Dovendo supportare un credo non ci può essere una ricerca e un dibattito libero e, mancando una ricerca e un dibattito libero, non può esistere curiosità per la conoscenza. […]

La questione basilare che dobbiamo discutere è il valore individuale e sociale dell’istruzione. In un momento in cui stiamo decidendo il destino di una nazione, la nostra speranza è quella di usare la forza dell’istruzione per destare le coscienze; perché ciò sia realizzabile, allora, la propaganda a fine sociale è più importante degli obbiettivi personali. Ma non dobbiamo dimenticare che una società è formata da vari elementi: gli individui. Se questi elementi vengono rafforzati, non esiste più il timore che una società forte e solida venga a mancare.

Se si vuole sviluppare una forza sociale che sia vitale, per prima cosa è necessaria la solidità di ogni parte. Se l’istruzione universitaria ha un obbiettivo e un significato, è proprio quello di formare elementi sociali che siano solidi e utili. Dopo l’università puoi fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere, ma se rappresenti davvero un elemento all’interno della società, è tutto ancora da verificare.

(1) Ding Junhui 丁俊晖 è un giovanissimo campione di biliardo (classe ’87). Pure se in ambiti diversi, Ding Junwei e Han Han sono visti come esempi di giovani di successo che non hanno mai frequentato università. (2) Han Han 韩寒 (classe '83) è uno dei più famosi scrittori e blogger cinesi.



Tradotto da Lucia De Carlo, 24 Giugno 2011
 



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