La riforma delle imprese di stato – parte 2


2012 Dic
06

La riforma delle imprese di stato – parte 2
国企改革从哪里来 往哪里去 di Hu Angang ( 胡鞍钢 )


Dopo aver descritto la competizione tra multinazionali internazionali e “l’esercito cinese” delle grandi imprese statali, Hu Angang, economista ed esponente della "nuova sinistra" cinese, si pone a difesa delle imprese statali, evidenziandone la modernità, il carattere socialista e le prospettive di sviluppo futuro.

Le imprese statali cinesi che hanno assunto un ruolo di primo piano a livello globale sono una componente importante dell’“esercito” impegnato nella “guerra” tra multinazionali. Un Paese grande come la Cina ha bisogno di imprese statali di grandi dimensioni che siano in grado di competere con le multinazionali straniere. Solo in questo modo potrà conquistare una posizione inattaccabile all’interno della feroce competizione internazionale.
Migliorare la competitività delle imprese statali, promuovendo e intensificando il processo di riforma e sviluppo, è una esigenza vitale per la trasformazione economica e sociale della Cina e rappresenta anche una spinta importante per uno sviluppo sostenibile del Paese.
Di seguito sarà presentata la natura delle imprese statali, la loro posizione e funzione all’interno dell’economia nazionale e quelle che dovrebbero essere la direzione, gli obiettivi e le strategie di sviluppo per il futuro.

Caratteristiche delle imprese statali cinesi
Le imprese statali cinesi sono imprese moderne
La Cina, come risultato del continuo approfondimento della riforma della corporate governance delle imprese e del sistema azionario, possiede oggi un solido sistema di imprese moderne; la struttura dell’economia statale è stata ulteriormente ottimizzata; le imprese statali sono già diventate soggetti economici all’interno dell’economia di mercato ed operano secondo i principi del mercato e secondo una base giuridica.
Le imprese statali sono imprese socialiste
[…] Le imprese statali cinesi riflettono a pieno il predomino a livello nazionale, politico e organizzativo del socialismo; questa è la differenza più grande con le imprese capitaliste. Questa caratteristica è evidente sia per quel che concerne il tipo di proprietà – statale e non privata -, sia per quel che riguarda la loro natura sociale – le imprese statali, a differenza di altre tipologie di proprietà, devono assumersi molte più responsabilità a livello nazionale e sociale, ad esempio come esecutori di più ampie strategie di sviluppo nazionale -. Inoltre, da un punto di vista organizzativo, le imprese statali sono dirette dal partito comunista, non da un qualunque gruppo o privato, e ciò attribuisce loro una funzione chiave a livello politico. Infine, la relazione che intercorre tra imprenditore e dipendente non è come quella tradizionale esistente tra “boss” e “lavoratore”,  ma rispecchia lo spirito di comunione di intenti nella gestione delle imprese espresso da Mao Zedong nello “Statuto della Anshan Iron and Steel Complex” [una serie di principi guida approvati da Mao Zedong negli anni Sessanta per la gestione di imprese industriali di grandi dimensioni, ndt], che rappresenta di fatto lo “statuto” per la gestione delle imprese socialiste con caratteristiche cinesi.
Le imprese statali cinesi sono imprese multinazionali socialiste
[…] Sebbene la quota di mercato estero di molte imprese statali sia ancora limitata, le attività transnazionali sono già diventate uno dei modi più efficaci attraverso i quali le imprese statali promuovono la loro espansione.
La rapida ascesa della Cina ha beneficiato dei successi conseguiti dalle SOE, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, allocando le risorse in maniera flessibile tanto in patria quanto all’estero, strategia che ha permesso di espandere attivamente entrambi i mercati. La Cina non è solo un Paese emergente da cui provengono imprese presenti nella classifica Fortune Global 500, ma è anche un nuovo mercato di destinazione per le imprese globali presenti in classifica. Al 2011, circa 490 imprese della classifica di Fortune avevano investito in Cina; nello stesso anno, il numero di multinazionali che hanno istituito in Cina centri di ricerca e sviluppo, quartier generali regionali o altre strutture, era superiore a 1600. Negli ultimi anni, la Cina, oltre ad attirare vigorosamente imprese straniere, ha anche iniziato ad sviluppare una strategia di espansione all'esterno. Le imprese a capitale cinese sono gradualmente diventate una nuova e importante forza nelle joint-venture globali. Alla fine del 2011, gli investimenti diretti della Cina all’estero superavano i 380 miliardi di dollari; il numero di imprese cinesi presenti all’estero era superiore a 18mila, distribuite in 178 paesi e regioni, per un totale di 1600 miliardi di dollari di asset.
La differenza più grande tra multinazionali capitaliste e socialiste si riflette nella cultura dell’impresa statale. La cultura dell’impresa in Cina deriva dalla cultura tradizionale cinese ma anche dalle lezioni apprese dalla cultura occidentale. Tuttavia, una grande differenza è che la cultura occidentale enfatizza l’individualismo, mentre la cultura cinese delle imprese di stato enfatizza l’armonia, il collettivismo, lo spirito di totale devozione. Una buona impresa, non produce solo ricchezza materiale, ma produce anche ricchezza spirituale. La cultura delle imprese è un riflesso soggettivo della ricchezza materiale, di conseguenza costituisce anche una forma di soft power, sia in patria sia all’estero.

Orientamento dello sviluppo delle SOE
Le imprese statali che tipo di imprese di grandi dimensioni dovrebbero diventare? In che modo le imprese statali possono realizzare un tipo di sviluppo transnazionale? Il primo quesito riguarda gli obiettivi e l’orientamento, mentre la seconda domanda ha a che fare con il percorso e la strategia di sviluppo.
Partendo da quelle che sono le loro caratteristiche, le imprese statali cinesi dovrebbero adottare il seguente orientamento e strategia: nei vari settori, le imprese di stato devono svolgere il ruolo di leader e di pionieri del loro sviluppo; da un punto di vista regionale e industriale, le imprese di Stato dovrebbero continuare ad essere il motore dello sviluppo economico regionale, rappresentando una importante forza per ridurre le differenze di sviluppo regionali; a livello nazionale, le imprese statali dovrebbero continuare ad essere importanti componenti e colonne portanti della strategia economica nazionale. A livello internazionale, le SOE – in particolare quelle del governo centrale - competono con le multinazionali occidentali, rompendo il loro monopolio di lunga durata nel sistema industriale ed economico mondiale; contemporaneamente, dovrebbero creare con le multinazionali straniere delle collaborazioni, diventando la “forza principale, la portaerei ed i caccia” della strategia “dell’andare all’estero” della Cina.
L’orientamento dello sviluppo futuro delle imprese di Stato – in particolare quelle del governo centrale – dovrebbe essere mirato a creare “marchi famosi, con caratteristiche cinesi, di livello globale”. Queste sono necessità oggettive dello sviluppo nazionale e rappresentano anche una necessità di sviluppo per le singole imprese.  […] Da un punto di vista globale, l’ascesa delle imprese cinesi rappresenta di fatto l’ascesa del sud del mondo; se le imprese cinesi sono forti, lo stesso vale per il sud del mondo. Ciò assume quindi un significato molto importante per i Paesi in via di sviluppo.
Che cosa si intende per impresa di livello globale? Cosa sono le caratteristiche cinesi? Che cos’è un marchio famoso?
Per essere considerate “imprese di livello globale”, le imprese devono soddisfare tre condizioni: entrare nella lista Fortune Global 500; entrare a far parte delle prime dieci imprese globali di settore; possedere un marchio globale e tecnologia chiave.
Per “caratteristiche cinesi” si intende: proseguire sulla direzione di sviluppo delle imprese socialiste. Le imprese statali devono servire gli interessi dello sviluppo nazionale, sia a livello di governo centrale che di quelli locali, diventando agenti attivi della trasformazione del modello di sviluppo, oltre che pionieri e forze trainanti dell’innovazione tecnologica; sfruttando lo sviluppo nazionale, esse devono diventare imprese di livello globale, fornendo al contempo un importante contributo allo stesso sviluppo nazionale. “La cultura d’impresa cinese” non è una copia di quella occidentale, ma è il risultato della fusione, all’interno delle imprese, della vasta cultura cinese. Le imprese cinesi ereditano, innovano e mettono in pratica la cultura cinese.
Per “diventare marchi famosi” si intende che le imprese statali devono possedere un proprio marchio sui mercati internazionali; detenere una quota di mercato sufficientemente ampia; avere un numero di consumatori relativamente stabile, con un elevato livello di apprezzamento e fedeltà verso i prodotti.

Tradotto da Piero Cellarosi, 06 Dicembre 2012