1988, quattro chiacchiere con il mondo


2012 Ott
19

1988, quattro chiacchiere con il mondo
2010年9月22号 di Han Han ( 韩寒 )


Dopo la pubblicazione di Le tre porte (三重门 San zhong men), è prossimo l’arrivo in Italia di 1988 (1988:我想和这个世界谈谈 1988: Wo xiang he zhege shijie tantan), l’ultimo romanzo di Han Han, edito da Metropoli d’Asia. 1988, pubblicato in Cina nel 2010, è stato accolto come uno dei lavori più maturi finora realizzati dal giovane e popolarissimo autore. Il libro è la storia di una fuoriuscita dalla metropoli a bordo di una vettura fabbricata nel 1988. Attraverso l’impatto con il ricordo, il paesaggio circostante e l’incontro con le persone, dal viaggio reale prende forma un’esperienza spirituale della vita umana.
Il post che proponiamo oggi è stato pubblicato il 22 settembre 2010 e annunciava l’uscita del romanzo in Cina
.


1988 è uscito ieri nelle librerie. Visto che non è stato organizzato nessun evento ufficiale, faccio un annuncio pubblico qui sul mio blog.

1988 in origine doveva essere un romanzo a puntate da pubblicare su Party (独唱团 Duchang tuan) (1). Il libro è completo da tempo, ma non abbiamo ancora fissato l’uscita del secondo numero di Party. Poiché su mia richiesta l’editore ha già posticipato per più di quattro mesi l’uscita del libro e visto che per contratto non è possibile ritardarla ulteriormente, ho dovuto rinunciare al progetto e pubblicarlo separatamente. Mi dispiace molto per questo. L’edizione cartacea costa venticinque yuan; dal momento che la stampa di Party aveva dei caratteri troppo piccoli e densi, ho chiesto espressamente all’editore una composizione più rarefatta. Tuttavia, oggi, vedendo le tavole prova, ho l’impressione che i caratteri vadano ravvicinati di nuovo, spero che con la prossima pubblicazione riusciremo a sistemare le cose.

Del libro esiste anche un’edizione limitata di cento copie, vendute a un prezzo più alto (988 yuan, ovvero circa 120 euro, n.d.t.). A un giornalista che mi ha chiesto cosa avessi da dire a chi ha acquistato una di queste copie, ho risposto che non è necessario che questi lettori mi ringrazino.

In realtà non intendo lanciare una campagna sui prezzi di copertina troppo alti. Uno scrittore può decidere arbitrariamente quante edizioni pubblicare, non ha senso mettersi a contare se si mette in vendita per i propri amici un’edizione limitata da ottantamila o da centomila copie, perché è ancora il contenuto la cosa più importante. Oggi la vendita delle copie in tiratura limitata nel mio negozio online su Taobao e su Dangdang si è conclusa. Dunque posso rivelare alle decine di lettori che se le sono aggiudicate cosa troveranno all’interno delle copie.

La fibra di carbonio con cui sono state fatte costa quasi mille yuan; a parte questo, alla fine di ogni libro ci sono in regalo anche dieci grammi di oro puro. Se il romanzo non vi piacerà, potrete vendere all’istante quest’oro e portarvi a casa tremila yuan (circa 370 euro, n.d.t.), sicché non sarò stato fonte di perdite per le vostre finanze. Sin da piccoli ci viene detto che “i libri sono come una stanza d’oro”. Questa frase è veritiera, ma dalle nostre parti non si è mai realizzata concretamente, anzi, spesso chi legge di più è proprio colui che conduce una vita più difficile. Di fronte a ciò non posso fare nulla, se non utilizzare il modo più diretto e più terreno per confermare che è tutto vero. Le copie limitate sono così poche perché per ognuna di queste ci abbiamo rimesso circa tremila yuan.

In genere, stando alle regole di mercato, le cosiddette edizioni limitate sono un ottimo affare per gli scrittori di bestseller; vendendo decine di migliaia di copie in edizione limitata a un prezzo di cento-duecento yuan l’una, si possono guadagnare milioni. Ma noi se avessimo fatto un’edizione limitata di decine di migliaia di copie, avremmo perso più di duecento milioni e non avremmo potuto certo permettercelo. Per me l’edizione limitata è qualcosa di ristretto e senza scopo di lucro. Con il boom di vendite del primo numero di Party, avevo pensato di pubblicare alcune centinaia di copie ricordo che non portassero profitto. Ma l’editore stava ricevendo da librerie sparse per tutta la Cina l’ordine di numeri “da collezione”. Più o meno avrebbero voluto stampare dalle ottantamila alle centomila copie, tutte provviste di numero di serie e con un artwork di qualità superiore, venderle a sessantotto yuan l’una e lasciare infine che le persone le acquistassero come copie da regalare o da collezionare. Il tutto per un profitto superiore ai tre milioni di yuan (circa 370.000 euro, n.d.t.).
Mi sono opposto fermamente a tutto ciò, facendo una sfuriata di un pomeriggio intero nell’ufficio dell’editore, che già aveva iniziato a ricevere i soldi per le vendite grazie all'entusiasmo delle librerie, che era alle stelle. Ero convinto che un numero così alto di copie a tiratura limitata e a prezzo maggiorato fosse un danno per chi aveva già comprato una copia standard. Oltretutto, spingere le persone a un nuovo acquisto, il tutto per un oggetto privo di valore da collezione, non ha senso. Mi sono impuntato per diversi giorni e alla fine non se ne è fatto niente.

Insomma, possiamo finirla qui con la questione dell’edizione limitata di questo libro e se sia il caso di essermi grato o meno; in fondo è solo un giochino tra me e i miei lettori. In futuro le prossime pubblicazioni avranno ancora delle edizioni limitate per divertirci un po’, sempre entro i limiti delle perdite che potremo permetterci io e l’editore. Anche se il primo gruppo di alcune decine di libri è stato già venduto e un gioco senza suspense non è più divertente, ho deciso di tirare fuori dalla mia collezione altri venti copie del libro in “fibra al carbonio e con la stanza d’oro”. A grande richiesta saranno in vendita domani pomeriggio nel mio negozio online su taobao. Sarà la seconda infornata ma, ovviamente, non sarà come avviene nel mercato immobiliare e il prezzo, anche ora che il gioco è stato svelato, rimarrà lo stesso.

Sui pregi e i difetti del romanzo non dirò nulla, né mi pronuncio sul fatto che sia o meno un road book (2), perché è una definizione da tempo obsoleta. Molti autori, durante il processo creativo, si sentono come se conoscessero una nuova ragazza; credono che lei non abbia mai avuto nessuno, ma in realtà è stata scaricata dopo essersi già divertita con altre persone. L’importante è divertirsi. E poi ritengo sempre che un film possa avere un genere, ma non un romanzo. Ho il mio stile e il mio modo di scrivere romanzi, non ho bisogno che altri mi dicano quali siano gli standard per fare un’opera di narrativa. Questo è il mio modo di essere nel mondo, non che voglia distinguermi dalla massa, è solo che voglio essere riconoscibile.

Per concludere: buona festa di metà autunno!

Note al testo: (1) Party (独唱团, Duchang tuan) è il nome della rivista creata nel 2010 da Han Han. Dopo l'uscita del primo numero, che oltre ad aver ottenutocontributi illustri -su tutti Ai Weiwei e Zhou Yunpeng-, ha riscontrato anche un ottimo successo commerciale, la publicazione della rivista è stata bloccata per motivi ancora non chiari. (2) La definizione di road book (公路小说, gonglu xiaoshuo), mutuata da quella di road movie (公路片, gonglu pian), è stata avvicinata all'opera di Han Han con l'intento di introdurre un nuovo genere letterario, in cui la strada diviene il migliore strumento di contatto per vivere l'esperienza della realtà umana e della natura. A tal proposito, va notato che il tentativo di descrivere 1988 come il primo esempio di un nuovo genere sia ironicamente rifiutato dallo stesso Han Han.



Tradotto da Mauro Crocenzi, 19 Ottobre 2012