Zhang Weiwei e Guo Long
张玮玮 郭龙


 

Zhang Weiwei e Guo Long, occhi marrone chiaro non propriamente a mandorla, nascono nel 1976 e per quasi vent'anni assorbono le influenze e il carattere del Gansu, il più remoto nord ovest cinese. Con il tempo restituiscono tutto questo in musica, diventando rappresentanti importanti del folk cinese contemporaneo.

I due musicisti appartengono alla seconda generazione dei lavoratori che negli anni sessanta hanno dato vita ad una delle risorse minerarie più grandi di tutta la Cina: la miniera di Baiyin.

“Quello era il tempo in cui i giovani venivano mandati a sviluppare il settore industriale nelle zone più remote del paese” racconta Guo Long. “Baiyin non è una città normale, è in mezzo al deserto del Gobi, sembra un film di Kusturica, anche la gente fisicamente ci somiglia molto. Le persone sono arrivate da tutte le parti della Cina, con ogni tipo di background culturale, poi c'era il socialismo, quello delle fabbriche enormi, le nostre famiglie lavoravano in una fabbrica di più di diecimila persone, ci conoscevamo tutti”, continua Zhang Weiwei, concitato nel descrivere la sua terra.

“Il primo contatto con la musica è stato quando ascoltavamo la gente uscita di prigione: all'epoca anche per una rissa andavi dentro. Noi avevamo tredici anni, non osavamo parlare, rimanevamo lì per strada in disparte ad ascoltare le loro canzoni, non era gente cattiva, lì era così...”, afferma Guo Long.

Entrambi, poi, hanno subito il fascino per la musica rock, i Metallica e i Pink Floyd in principio, con la spasmodica ricerca delle audio cassette che sebbene rovinate, Zhang Weiwei si impegnava a riparare per poter sentire le band straniere e di Hong Kong. Per studiare musica hanno scelto di partire per la città più grande del Gansu, Lanzhou, ed infine sono giunti a Pechino: la loro ultima meta per incontrare altri musicisti e cominciare la propria carriera.

Zhang Weiwei e Guo Long hanno fatto parte di famose band cinesi come gli Ye Haizi, IZ e Glorious Pharmacy e possono vantare collaborazioni con famosi artisti musicali come Zuoxiaozuzhuo e registi teatrali come Meng Jinghui. Nel 2006 cominciano il loro percorso in coppia, portandosi dietro tutto il bagaglio di questi anni di esperienza.

“Pechino è stato come andare all'università, abbiamo avuto musicisti importanti che ci hanno fatto da maestri, abbiamo avuto un'esperienza importante con il teatro, adesso nei nostri concerti cerchiamo di inserire anche questo aspetto, attraverso le letture di alcuni nostri racconti”

Le loro melodie, complice il nord ovest cinese e la fisarmonica, risuonano familiari anche alle orecchie occidentali. I due chansonnier non parlano solo di

amore, ma della loro vita con un tocco di umorismo e sana autocritica “Nelle nostre canzoni c'è tutto il cambiamento di questi ultimi venti anni, il paese in cui siamo nati adesso è completamente un'altra cosa....I cinesi non hanno mai ballato, quindi la melodia e le parole sono importanti, non voli con il corpo, per volare lo fai con le parole”, continua Weiwei.

Il loro concerti sono gremiti di giovani cinesi e il loro successo - seppur rimanendo tra i confini della muraglia - spezza i confini austeri della politica.

“Siamo stati invitati per il Festival di musica Folk a Taiwan assieme a Wan Xiaoli, Zhou Yunpeng e Xiao He, un concerto che ha avuto un grande successo, c'erano giovani, scrittori, cantautori di Taiwan ed etichette locali, davvero una bella esperienza”

Diciamolo chiaramente: è difficile immaginare il contesto in cui sono cresciuti i due musicisti, durante la fine del maoismo, tra la vita comunitaria della fabbrica dal carattere multietnico tipico di quelle zone.

A noi, seduti nei comodi caffè di Pechino o nei bar di Roma, non resta che provare ad ascoltare il loro ultimo cd, dal titolo Hotel Baiyin, (白银饭店Baiyin fangdian). Forse a Kusturica piacerà.

 

Hotel Baiyin su douban

Articolo di Ifeng su Zhang Weiwei e Guo Long